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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

30 Luglio 2014
MIGLIONICO
Questione rifiuti solidi urbani
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Questione rifiuti solidi urbani. In questi giorni, il tema della raccolta differenziata dei materiali è al centro del dibattito amministrativo tra le forze politiche rappresentate in seno al Consiglio comunale. Sono a confronto due diverse ipotesi di soluzione del problema. In particolare, i tre consiglieri di minoranza del “Movimento 5 Stelle” propongono alla locale Amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo Buono(Pd), di adottare una gestione diretta dei materiali da riciclo (plastica, carta, alluminio, eccetera) per incassare i proventi economici delle loro vendita. Inoltre, per i “grillini” miglionichesi bisognerebbe introdurre anche una tariffa differenziata da far pagare ai cittadini, secondo il principio “meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi”; poi, bisognerebbe incentivare i contribuenti ad adottare una più corretta raccolta dei materiali di scarto, introducendo il sistema dei premi e degli sgravi fiscali. “Attualmente, il Comune – spiega il consigliere comunale di minoranza, Antonio Digioia – spende 350 mila euro all’anno per gestire il servizio della raccolta dei rifiuti, con una bassa percentuale (6,7%) per la differenziata”. Da parte sua, il sindaco Buono precisa che il gruppo di maggioranza ha l’obiettivo di “realizzare un nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, al fine di raggiungere almeno il 65% di raccolta differenziata, migliorando la qualità del servizio, attraverso la creazione di un consorzio costituito dai Comuni di Miglionico, Grottole e Grassano”. Il servizio del riciclo, però, verrebbe affidato alla gestione di un privato, ovvero ad una ditta specializzata che sia in grado anche di provvedere “alla messa in sicurezza dei materiali in cemento-amianto, al fine di favorire il legale smaltimento di questo rifiuto speciale”. Ma è proprio quest’ultimo aspetto della questione che non viene condiviso dai “grillini” che, in particolare, ritengono di non affidare al gestore privato il ricavo della vendita del materiale di riciclo, in considerazione degli attuali “interessanti prezzi” che ne caratterizzano il mercato. In pratica, della gestione di quest’ultimo aspetto del servizio, se ne dovrà occupare direttamente il Comune, investendo i soldi ricavati (guadagno) in modo più coerente con le esigenze della cittadinanza, secondo il principio del bene comune. Giacomo Amati

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