MIGLIONICO.
Un giorno in fiera. Si rinnova domani, 23
agosto, nella comunità, l’appuntamento con
la “Fiera d’agosto”, una manifestazione
commerciale e sociale che conserva sempre il
suo fascino per tante famiglie miglionichesi
e che continua a destare una certa curiosità
anche tra i visitatori residenti nei paesi
limitrofi. Nonostante la crisi economica che
continua a condizionare negativamente il
bilancio finanziario di tanti nuclei
familiari, la fiera costituisce sempre un
appuntamento imperdibile per chi ama fare
“shopping” e, magari, per i vacanzieri a
caccia di “souvenir” da regalare a qualche
familiare o amico. In verità rispetto agli
altri anni, l’edizione di domani, non sembra
prefigurare delle vere e proprie novità. E’
verosimile, ad ogni modo, che gli eventuali
prodotti commerciali innovativi siano
circoscritti, soprattutto, ai padiglioni che
metteranno in vetrina i manufatti e gli
utensili del settore meccanico e di quello
edile. L’area fieristica viene allestita
essenzialmente in tre zone: in pratica, si
estende da piazza Popolo a piazza Castello,
lungo via Quaranta fino a piazza Mulino, ove
è possibile visitare i tradizionali stand
dedicati alla zootecnia e acquistare vari
animali da allevamento, soprattutto pulcini
e maialini. Normalmente, risultano essere
convenienti anche gli acquisti che si fanno
alle bancarelle allestite dagli
extracomunitari, dove è possibile trovare di
tutto, anche indumenti di produzione cinese.
In un periodo di “spending review” in cui
bisogna stare attenti alle spese e ai costi
dei prodotti, soprattutto a quelli che non
sono di prima necessità, la fiera, comunque,
riesce a calamitare l’attenzione dei
compratori per la convenienza del rapporto
esistente tra qualità e costo di ciò che
viene esposto all’attenzione del compratore.
In fondo, a determinare il successo della
fiera è proprio quest’ultimo aspetto: per la
maggior parte delle persone è irrinunciabile
l’opportunità che la mostra mercato offre di
poter concludere buoni affari, acquistando
prodotti di varia natura a prezzi contenuti
e competitivi rispetto a quelli esibiti nei
negozi, ove, magari, si può prelevare il
capo firmato e d’elite. Allora, tutti in
fiera, da dove è vietato uscire a mini
vuote. Giacomo Amati |