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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI
La Gazzetta del Mezzogiorno
24 Aprile 2012
Miglionico: rilancio del centro storico

Convento francescano: affrescoMIGLIONICO. Rilancio del centro storico. Il progetto di rigenerazione urbana attraverso la riqualificazione dei vecchi rioni del paese è al centro dei programmi della locale Amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd). E’ in relazione a questo obiettivo che si sta facendo strada l’ipotesi di riutilizzare il convento francescano, ex castello di Santa Sofia, quale nuova sede del municipio ( lo era stata fino al 1978). Oltretutto, un’indicazione, in tal senso, è scaturita dal concorso di idee, indetto dal Comune miglionichese, finalizzato proprio a delineare un piano di fattibilità della riqualificazione dell’importante maniero, utilizzato, fino agli anni Sessanta, anche come sede di scuola elementare e sala per cinema-teatro.  La cerimonia di premiazione del concorso di idee, cui hanno partecipato 34 gruppi di progettazione, s’è svolta presso la sede Expoedilizia della Fiera di Roma. L’idea di restauro e di riutilizzo del vecchio edificio, giudicata vincente, da parte di una giuria qualificata, composta da esperti del settore, in rappresentanza del Politecnico di bari, dell’Università di Basilicata, dagli ordini dell’ingegneri e architetti di Matera, è stata proprio quella che prevede, in quell’edificio, il ritorno della sede comunale e la creazione di una struttura volta alla valorizzazione del centro storico del paese. “Nel chiostro del convento – spiega il sindaco Buono – ci sono numerosi affreschi di pregio che lo decorano e che attualmente sono in grave stato di degrado. In questi giorni, l’edificio è interessato da piccole opere di messa in sicurezza di coperture pericolanti e pulizia degli ambienti grazie all’impegno della Soprintendenza ai beni architettonici di Matera. Ma è ancora tanto il lavoro che resta da fare per non perdere questa importante opera storica”. Giova precisare che il castello normanno fu fatto edificare nel 1439 dal principe Antonio di Sanseverino, che se ne accollò le spese, cui contribuirono gli abitanti del paese. Nel 1444, il convento fu affidato alla gestione dei “Frati Osservanti”, con il titolo di San Francesco. Nel 1865, il convento divenne proprietà del Comune. Adiacente al convento si trova la chiesa di San Francesco, chiusa al culto, dopo il terremoto del 5 maggio 1990. Durante i lavori di restauro, iniziati nel 1999, ma non ancora conclusi, nei sotterranei della chiesa fu trovata la salma di Padre Eufemio da Miglionico, attualmente inumata nella chiesa Madre di Santa Maria Maggiore. Giacomo Amati

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