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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

6 Settembre 2012
Comune di Miglionico
Dismissione del patrimonio terriero

Miglionico: Monte AcutoMIGLIONICO. Operazione dismissione del patrimonio terriero agricolo comunale. Per risanare i conti finanziari, la locale Amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd), ha deciso di vendere, tramite asta pubblica, alcuni “gioielli dell’argenteria di famiglia”: 63 lotti di terreni a carattere agricolo, per lo più seminativi; appena quattro sono quelli utilizzati come pascolo; soltanto due, invece, sono i terreni a carattere boschivo. Complessivamente, si tratta di 45 ettari che si trovano nelle contrade di Monte Acuto (ai confini col territorio di Pomarico) e di Monte San Vito, che confina con i territori dei comuni di Matera e Grottole, per un valore globale di 251 mila euro. Il bando pubblico, firmato dal responsabile dell’area contabile del Comune, ragioniere Giovanni Centonze, stabilisce che all’asta può partecipare qualsiasi persona. Sono lecite le offerte per acquistare più lotti purchè presentate singolarmente in buste separate. “Le domande di Miglionico: Monte San Vitopartecipazione all’asta – si legge nel bando – vanno redatte in carta semplice, con firma non autenticata. Dovranno essere presentate a mano all’ufficio protocollo del Comune o spedite per posta raccomandata, improrogabilmente entro le ore 13 di venerdì sette settembre 2012”. Sul plico chiuso e controfirmato dall’offerente, su almeno uno dei lembi di chiusura della busta, dovrà essere apposta la dicitura: “Offerta acquisto lotto n… Elenco lotti terreni agricoli”. Inoltre, il plico dovrà contenere due buste, recanti le diciture: “Busta A- Offerta economica”, in cui andrà racchiusa l’offerta in bollo da euro 14,62; “Busta B – Documentazione. I lotti saranno aggiudicati, a conclusione dell’asta pubblica, già fissata per il giorno dieci settembre 2012, alle ore 9,30, presso la sede municipale, all’offerente che abbia presentato l’offerta valida di importo più elevato. A tal proposito, giova sottolineare che il Comune, per ciascun lotto, ha già provveduto ad indicare una somma a base d’asta, quale prezzo di partenza. I lotti hanno varie dimensioni: si va dal più piccolo (con un’estensione di mille metri quadri) al più grande che, invece, conta diciotto mila metri quadri. Resta da precisare che dei 63 lotti messi in vendita, ben 31 sono già in possesso di alcuni contadini che li tengono in fitto; gli altri, invece, sono liberi da qualsiasi vincolo di contratto. Giacomo Amati

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