Siamo la regione del petrolio (da noi costa di più), ma si emigra per fare il pieno

MIGLIONICO. “Si emigra anche per fare il pieno e la benzina costa di più che altrove. Sono 33 i paesi lucani senza una stazione di servizio e il numero è destinato a crescere per effetto del rapporto tra costi e ricavi. Siamo la terra del petrolio, ma fare rifornimento di carburante in Basilicata, oltre a costare di più rispetto al resto d’Italia, per molti lucani significa mettersi in viaggio”. Nella patria del petrolio, nel cosiddetto Texas d’Italia, ci sono paesi nei quali non esiste una pompa di benzina. “E’ uno dei tanti paradossi – scrive Piero Miolla su La Gazzetta di Basilicata del 31 ottobre 2019 – che caratterizzano la nostra regione, ricca di “oro nero”, ma costretta ad inseguire la semplice presenza di servizi minimi. Così, oltre a prezzi che, alla pompa, sono tra i più alti nel Belpaese, scopriamo che in 33 comuni della Basilicata non esiste un distributore di benzina. Capitolo costi: 1 euro e 606 centesimi per un litro di benzina, a fronte di una media nazionale di 1.593. Il dato risale allo scorso 2 ottobre. Si conferma come in Basilicata il carburante costi di più che altrove. Almeno per ciò che concerne la benzina. Un litro di gasolio costa 1.488 euro sia a Potenza che a Matera, a fronte di una media nazionale attestatasi su 1.485 euro”. A Potenza ci sono 36 distributori; invece, a Matera ce stanno 31. In provincia di Matera, i paesi senza un distributore di benzina sono 4: si tratta di Calciano, Cirigliano, Craco e Oliveto Lucano. “Come mai – si chiede Miolla – nella nostra regione i prezzi risultano essere più alti e non solo occasionalmente? Eppure, visto che il petrolio viene estratto anche dalle nostre viscere, dovremmo essere destinatari di prezzi più favorevoli, o, se non altro, di una fiscalità agevolata. Invece no. Va ricordato, infine, che senza le tasse 1 litro di benzina costerebbe 0,578 euro”.

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