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ANTONIO CENTONZE 
Il Quotidiano della B asilicata
21 Giugno 2010
I Carmina Burana nell’antico maniero
Performance nel Malconsiglio
Un momento della manifestazione nella corte del Castello del Malconsiglio di MiglionicoMiglionico. Non poteva esserci location più appropriata per l’esibizione di oltre 90 fra musicisti e artisti del canto per l’edizione itinerante di “Giugno Musica” che sta toccando luoghi e monumenti storici. La corte, appena restaurata, del Castello del Malconsiglio ha aperto le sue porte dischiudendo il suo “ponte levatoio” e concedendo l’accesso al maniero ad oltre 500 silenziosi spettatori che hanno assistito comodamente seduti ai “Carmina Burana” di Carl Orff. Una cornice di pubblico particolare che al termine del concerto, ha tributato un lungo applauso ai protagonisti di una serata in musica, davvero speciale che ha riportato l’antico maniero ai fasti di una volta. I Carmina Burana, non sono solo una raccolta di poemi, ma contengono una serie di invocazioni rituali e sono fra i canti musicali più noti e amati dal pubblico. Ritrovati in un antico tempio pagano nel 1403 ma requisiti dall’allora Inquisizione, furono ritrovati quattrocento anni dopo quando il musicista Carl Orff (1895-1982) li musicò nuovamente. I testi hanno argomenti molto diversi tra loro e dimostrano la poliedricità della produzione goliardica e profana. Emerge un moralistico rifiuto della ricchezza con condanna non della Chiesa come istituzione divina, il cui concetto è dato per scontato in ogni canto ma di quei membri della curia romana, dediti solo alla ricerca del potere. A partire dalle ore 21, accarezzati da una leggera brezza che sembrava voler refrigerare spettatori e attori e girar le pagine degli spartiti a coristi e pianisti, il concerto ha fatto accendere i riflettori sul Castello. Sotto la direzione del M. Daniele Belardinelli, i coristi e i 3 pianoforti a coda presenti sul palco allestito dal comune di Miglionico, hanno iniziato a far vibrare emozioni. “O Sorte come la luna tu sei variabile, sempre cresci o decresci; la vita odiosa ora abbatte e ora conforta a turno le brame della mente, miseria e potenza dissolve come ghiaccio” le parole tradotte dal latino di O Fortuna, “carme” di apertura e chiusura della serata. Quattro i cori esibitisi. Oltre al coro del Conservatorio ‘Duni” di Matera diretto da P. Staffieri e quello delle Voci Bianche, c’erano i cori ‘Saverio Mercadante’ di Altamura diretto dal M. A. Cornacchia e quello dei “Cantori Materani” diretto da A. Barbaro. Fra i solisti esibitisi, Silvia Perrone (soprano), Alessandro Giangrande (tenore), Michele Cicala (baritono), Claudia Minieri, Fabio Fernando, Elisabetta Fusillo,Samantha Simone (pianoforte), Vincenzo Mazzoccoli (timpani) e percussionisti del Conservatorio. Perfetta l’ambientazione scenica e l’acustica della serata cui ha presenziato il direttore del Conservatorio materano, Vizziello. In prima fila ad applaudire oltre al Sindaco Angelo Buono con la giunta comunale anche il parroco don Giuseppe. Antonio Centonze.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375