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ANTONIO CENTONZE 
Il Quotidiano della Basilicata
8 Luglio 2010
L’Amministrazione sta lavorando per allestire una rievocazione scenica dell’evento
La congiura al Malconsiglio
Finalmente fruibili ai turisti i locali storici del castello di Miglionico
Dal tempo, disperso nel tempo di Michele Lopergolo
La corte del Castello del Malconsiglio di Miglionico (Foto: Il quotidiano della Basilicata)Miglionico - Ritorno ai fasti del passato per il Castello restaurato. Si avvicina l'ora per Miglionico di riabbracciare il suo Castello. Dopo l'apertura della passeggiata storica, entro agosto, nuovo obiettivo è riaprire la corte e le sale di un Malconsiglio da amare. «L'impegno preso in campagna elettorale di aprire le porte del Castello entro l'anno. -precisa un sorridente sindaco, Angelo Buono, lo stiamo mantenendo- E questo, grazie anche alla collaborazione preziosa della d.l., architetto Bubbico e Caputo, dell'Ing. Fortunato, del R.U.P. geometra Tammone, con l'ufficio tecnico e dell'Impresa Tecnolavori di Caserta che si stanno prodigando affinchè Miglionico torni a godere e presto del suo maniero ». Ed aggiunge: «A settembre saranno appaltati acquisti di arredi e lavori di pavimentazione e riqualificazione della intera piazza Castello che costituirà una preziosa cornice al maniero Medievale. Sarà l'inizio di un impegno per una riqualificazione e recupero dell'intero centro storico del nostro borgo medievale.
C'è, comunque, ancora tanto lavoro da fare! Il Castello, famoso per la Congiura dei Baroni contro il re Ferrante Ferdinando I D'Aragona e per aver ospitato Ettore Fieramosca Conte di Miglionico ed Aquara dal 1504, costituirà un tassello importante per lo sviluppo del turismo sul territorio provinciale». Grazie al finanziamento Piot, la sala del Malconsiglio sarà arredata come poteva essere all'epoca della “congiura” e nel percorso per i visitatori, racconterà la stessa congiura. Sale espositive per mostre temporanee e permanenti, scavi archeologici, auditorium, sala conferenze. Il Castello diverrà un contenitore di storia, arte e cultura. «La nostra sfida sarà trasformare queste potenzialità in opportunità per l'intera comunità. -precisa Buono- Solleciteremo la soprintendenza affinché ciò che potrà essere esposto permanentemente nel Castello (manufatti e testimonianze di storia qui rinvenuti) venga messo a disposizione con il sostegno del soprintendente ai beni artistici. Per il futuro ci prefiggiamo una rappresentazione teatrale della ricostruzione storica della Congiura. Un evento magari sceneggiato e rappresentato da attori professionisti in un teatro naturale all'aperto allestito tra la corte del Castello e la piazza antistante. Dialoghi semplici e di effetto con costumi dell'epoca perfettamente riprodotti ed una adeguata colonna sonora avvolgeranno lo spettatore trasportandolo all'anno 1485 con le suggestioni e le ansie dell'evento storico e del suo tragico risvolto di morte. Un centro storico, parte di questa ricostruzione, a cominciare dall'arrivo dei visitatori accolti nel castello da tenutari in costume. Attività commerciali di ristorazione in costume. Musica a tema per le vie. Esposizioni di opere di artigianato che riproducano pezzi originali in botteghe artigiane. Cantastorie per bambini che raccontino ad esempio di Ettore Fieramosca e di come divenne Conte di Miglionico. Cavalieri che si battono in una piazza allestita per essere una sorta di arena. Giochi e sfide medievali per le vie e le piazze. La specificità e l'originalità di Miglionico e di questo progetto sapranno poi rendere unica l'esperienza del visitatore ». Un’idea brillante che non mancherà di produrre un seguito significativo, considerando che per certi versi riprende quella formula vincente utilizzata dal Parco letterario “Isabella Morra” di Valsinni. Antonio Centonze

Dal tempo, disperso nel tempo
(a mio padre, a mia madre, ai miei figli)

Come bambini,
felici nell’aver ritrovato
l’amato giocattolo, così
nel vetusto borgo del re Milone
uomini e donne
dall’argentea chioma
si sorridono l’un l’altro
nell’appropriarsi
con gli avìti occhi
le mura, le torri
gli spalti e la corte
del ritrovato maniero.

Dal tempo, disperso nel tempo
il simbolo della nostra gente
la culla dei nostri Padri
riappare dal passato
possente, predominante;
immutabile guardiano
della nostra lucana arcaicità
tutt’ora migrante per Paesi e Contrade
nell’interminabile esodo dell’ ineluttabile diaspora
segretamente mitigata, nella speranza del ritorno.
“………… .un padre che ama i suoi figli
può solo vederli andar via.”


Michele Lopergolo
Miglionico - Pescara
Giugno-luglio 2010

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375