Home Page

 

Index Stampa locale e nazionale

Stampa pagina

ANTONIO CENTONZE 
Il Quotidiano della Basilicata
3 Maggio 2011
La comunità è molto legata al simulacro che ha salvato la chiesa dal terremoto
Miglionico celebra il Crocifisso
Il simbolo sacro del 1629 fu benedetto nel 1991 dal beato Giovanni Paolo II
(Vedi album fotografico della Festa del SS. Crocifisso 2011)
La statua del SS.Crocifisso portata in processioneMIGLIONICO - E’un 3 maggio di festa particolare a Miglionico. Una giornata dedicata al Ss Crocifisso, che assume un significato e una importanza ancor più particolare in ricordo della benedizione che la scultura lignea, rappresentante la Crocifissione di Cristo ricevette 20 anni fa nella visita a Matera che il Papa polacco, Giovanni Paolo II, effettuò il 27 aprile 1991. Ed oggi è un Crocifisso benedetto da un papa Karol Wojtyla, diventato beato dopo sei anni e un mese dal giorno della sua morte. La scultura lignea, realizzata da un frate siciliano, fra’ Umile da Pietralia, giunse a Miglionico nel 1629 per opera di Padre  Eufemio, che in quegli anni si trovava fisicamente lontano dalla sua Miglionico che subiva un terribile terremoto. Arrivato a Miglionico, il Crocifisso fu posizionato a protezione della chiesa del convento, scampata miracolosamente al terremoto, che la lasciò integra. Da subito fu venerato, per intercessioni a favore del popolo in grado di far superare malattie come la peste, carestie, brigantaggio, guerre, avversità atmosferiche e terremoti. Il Crocifisso, che è una delle oltre 30 realizzazioni lignee di fra’Umile, ha assunto nei secoli per la comunità miglionichese un ruolo religioso e affettivo di intenso valore. Il toccante corpo a grandezza naturale straziato e trafitto, l'ossuta testa coronata di spine e lo scarnificato e livido volto di Gesù, portano a Miglionico innumerevoli pellegrini. Molti gli emigranti, che pur vivendo lontano, ogni anno ritornano al paese natìo per essere presenti alla giornata, in processione anche scalzi per le vie del paese. E a ricordare quella particolare giornata di benedizione avvenuta sull'altare papale allestito in piazza Matteotti a Matera Michele Piccinni20 anni fa, è Michele Piccinni, esperto di storia locale. «Il Santissimo Crocifisso in quell'occasione -precisa Piccinni- lasciò Miglionico salutato dal rinomato concerto delle 12 campane e, accompagnato da tantissimi devoti in processione con i loro automezzi,raggiunse Matera per essere presentato e benedetto dal Papa alla presenza dell'allora vescovo di Matera, Ennio Appignanesi». E sempre Piccinni aggiunge: «Una corona d'oro con 25 lacrime di rubini fu donata dall'orefice Agostino Guida, nostro compaesano, per essere posta sul capo di spine del Gesù Cristo destinato a ricevere la benedizione del Santo Padre insieme a tutta la comunità parrocchiale di Miglionico rappresentata dall'allora parroco, don Mario Spinello. E la posa della corona con lacrime di rubino, ad opera del suo donatore, si è ripetuta con cadenza annuale proprio per ricordare la benedizione ricevuta». Una benedizione che oggi, con Papa Wojtyla divenuto beato, assume un significato ancor più importante. Una processione, quella odierna con il Crocifisso fra le vie del borgo; occasione unica per partecipare a una cerimonia sacra densa di mirabile devozione e venerazione, con il pensiero rivolto ad un beato, la cui bontà e santità dovrebbe essere da esempio per tutti. Una giornata di grande fede per Miglionico. Antonio Centonze

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375