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ANTONIO CENTONZE 
Il Quotidiano della Basilicata
2 Luglio 2011
Miglionico. Pietro Porpora: «La casa era circondata dalle fiamme, abbiamo dovuto dormire fuori»
Avvolti dal fuoco dopo la festa
Il racconto di un residente lungo la via Appia dopo il rogo scaturito dai botti

Foto di Antonio Centonze

Foto: Il Quotidiano della BasilicataMIGLIONICO - «A chiusura della festa patronale, con lo sparo dei fuochi pirotecnici, si è sfiorata una doppia tragedia ». Esordisce così, Piero Porpora, proprietario di una delle abitazioni situate alla periferia di Miglionico, sfiorata dalle fiamme e invasa dal fumo delle sterpaglie ed arbusti accese dalla caduta a terra di materiale pirico. «Oltre alrischio che ha corso la pineta che circonda il Castello -precisa- la mia abitazione e quelle di conoscenti e familiari situate sulla via Appia sono state letteralmente circondate da fiamme, con grave rischio di prendere fuoco. Le tende sui terrazzi sono state bruciate dalle faville, mentre nelle abitazioni fumo, cenere e faville, si sono intrufolati dappertutto lasciando quell'acre odore irrespirabile che ci ha costretto a cercar altro posto per trascorrere la notte. Una notte di festa di cui non so chi devo ringraziare. Una tragedia che avrebbe potuto essere ancor più grave. Quello che fa più rabbia aggiunge Porpora- è che tutti, Comitato feste, Comune, Prefettura, fuochisti minimizzano e si rimpallano le responsabilità dell'accaduto. Praticamente nessuno ha responsabilità. Vuoi vedere che leFoto di Antonio Centonze responsabilità, alla fine, saranno di quelli che hanno casa in periferia? Se l'avessimo avuta in centro, avremmo avuto anche noi solo gli abiti impregnati di fumo e non i danni e l'immane lavoro di pulizia cui siamo stati costretti il giorno dopo per liberarci dal fumo che ha invaso le abitazioni. E meno male che è andata così. Restano i danni e la paura patita di veder bruciare la propria casa. Scene e attimi che non auguro a nessuno. Vedere i vigili del fuoco addentrarsi di tutta fretta nella propria abitazione, per spegnere il fronte dell'incendio che avanzava, non sono immagini che si dimenticano facilmente. Perchénon hannosparato i fuochi dal luogo solito, quello da cui sono stati lanciati tutti gli anni? L'area a ridosso della Ss 7 non andava bene? Lanciandoli dalla collina sovrastante, le nostre abitazioni hanno ampliato la possibilità di generare focolai e così alla fine è stato; tanto che le prime squadre di vigili del fuoco non sapevanosu quale fronteconcentrarsi, per spegnere i diversi focolai. Eadesso, nondico i danni morali, ma almeno quelli materiali, qualcuno dovrebbe quantomeno mettersi la mano sulla coscienza e risarcirli ». Antonio Centonze

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375