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ANTONIO CENTONZE
Il Quotidiano
della Basilicata
9 Settembre 2011 |
Miglionico. Ritardi ormai intollerabili per gli
utenti, il sindaco Buono scrive alle Poste
Quando il postino non suona più
Servizio di corrispondenza nel caos quando si ferma
l’unico portalettere |
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MIGLIONICO
- C'era posta per te! Sarà questo il titolo di una
nuova fortunata trasmissione della De Filippi? No!
E' solo la frase che i cittadini di Miglionico sono
costretti ad ascoltare da un po' di mesi a questa
parte. Il problema arrecato ai miglionichesi da
Poste Italiane Spa, che si qualifica sul proprio
sito internet, come “un'azienda al servizio dei
cittadini e che rappresenta un motore di sviluppo
per l'intero Paese”, lo avevamo già segnalato
nell'ottobre 2010. Nel frattempo non tutto è rimasto
com'era! E' peggiorato! Ricordiamo che a Miglionico,
in caso di assenza dell'unico portalettere, il
servizio di distribuzione della posta di giornata
viene di fatto “annullato” e rinviato. Il lavoro di
consegna della corrispondenza non veniva allora e
non viene oggi svolto da alcun sostituto. I
cittadini per poter ricevere un telegramma, una
raccomandata, una lettera o finanche un abbonamento
a quotidiano, devono aspettare il ritorno al
servizio del postino che dal canto suo si troverà
costretto a sobbarcarsi il lavoro arretrato
derivante dai giorni di assenza. Il gruppo Poste
italiane viene pubblicizzato come un'azienda che ha
elevato in maniera significativa gli standard di
efficienza, tanto da incontrare il crescente
apprezzamento dei clienti oltre a chiudere i bilanci
in utile. Forse sarà vera solo quest'ultima
affermazione, considerato che il “crescente
apprezzamento dei clienti” almeno da parte di quelli
locali, andrebbe rivisto. Ebbene, un anno fa, la
consegna della corrispondenza espletata dall'unico
portalettere veniva effettuata su 6 giorni a
settimana. Da quest'anno, probabilmente per una
questione organizzativa finalizzata a ridurre costi,
nella giornata del sabato, la posta non viene più
distribuita. L'attività lavorativa del portalettere
viene di fatto distribuita su 5 giorni alla
settimana, anziché sui 6 come accadeva fino all'anno
scorso. E quando il postino in servizio nel locale
ufficio è costretto ad assentarsi in uno dei due
giorni, venerdì o lunedì, che anticipano o succedono
al weekend, per malattia o altro valido motivo, il
servizio di distribuzione della corrispondenza, non
essendo svolto da nessun sostituto fa sì che la
corrispondenza venga smistata anche con 3 giorni di
ritardo. Praticamente se il postino si assenta il
venerdì, un abbonato ad un quotidiano, solo il
lunedì potrebbe darsi alla lettura. Le copie
arretrate del venerdì, del sabato e della domenica
le riceverebbe ma solo per “incartare il pesce”!
Bella efficienza. L'efficienza sarà pure provata in
altre zone d'Italia, ma a Miglionico le lamentele
sul disservizio ci sono e restano inascoltate con
un'alzata di spalle dei dirigenti locali. L'azienda
Poste in cui c'è la partecipazione del Ministero
dell'Economia al 65% e della Cassa Depositi e
Prestiti SpA al 35%, per espletare la consegna di
pacchi, lettere e cartoline, riceve danaro pubblico
dallo Stato per garantire il miglior servizio
possibile e non solo per trarre il maggior profitto.
L'Amministrazione comunale al fine di tutelare i
suoi cittadini non si ritiene esente dal cercare di
risolvere la questione. «E' un problema che
persiste. -puntualizza Angelo Buono, sindaco
di Miglionico- Più volte, sia telefonicamente che
per iscritto, ho segnalato il disservizio alla
direzione provinciale. Ho ricevuto rassicurazioni,
sulla sua risoluzione cui, però, non hanno fatto
seguito provvedimenti risolutivi. Risentirò gli
organi preposti». Antonio Centonze |
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Antonio
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