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ANTONIO CENTONZE


28 Settembre 2013

VII Edizione della Sagra dei “Fichi secchi”
di Antonio Centonze
MIGLIONICO. L’esaltazione del fico. Già nel 1867, Teodoro Ricciardi nel “Notizie Storiche di Miglionico– Sunto De’ Popoli”, citava: “il prodotto de’ fichi, o seccati al sole, o al forno, è una delle industrie secondarie. Cosicchè, per la loro abbondanza, quando è la stagione, un due terzi della popolazione vivesi in campagna per averne la dovuta cura, e per menare la più bella vita del mondo”. Domani/Oggi, Miglionico celebrerà il suo prodotto tipico con una sagra a lui dedicata. Il fico è ovviamente quello che cresce nella campagna miglionichese e che con i suoi frutti prelibati ha fatto appellare gli abitanti di Miglionico con il nomignolo di “pappaculumbriedd”, alla lettera mangiatori di fichi. Fichi di cui ricca era in passato la produzione locale che veniva apprezzata e degustata in diverse varianti. Fresco, essiccato, cotto al forno impalmato da una mandorla o trasformato in marmellata, il famoso “cuotto di fichi”. Non c’era contadino che nella sua campagna dislocata in una delle contrade miglionichesi, Conche, Pilieri, Elce, Pantoni, Pian dell’Oste, non avesse qualche ornamentale e monumentale albero di fico. E con la sagra, giunta alla sua settima edizione, la ProLoco porta in auge la tradizione. Una mostra mercato del fico in tutte le “salse” e per tutte le stagioni, si svolgerà nella Corte del Castello del Malconsiglio, a partire dalle ore 10. Insieme al frutto da gustare, si potranno anche ritirare piantine dell’albero tipico miglionichese da mettere a dimora per vederle crescere. “Tanti i produttori locali in cui abbiamo risvegliato la voglia di produrre e “lavorare” questo frutto da un po’ di tempo abbandonato – esordisce Vito Amati, vicepresidente della ProLoco. Insieme a diversi artigiani che lavorano il legno, presenteranno in abbinamento le loro creazioni che sicuramente cattureranno l’attenzione del pubblico.” E la presidente Angela Centonze aggiunge: “Davvero apprezzabile è stata la vicinanza da parte degli artigiani locali, che hanno realizzato con canne, ginestre, vimini e legno, materiali ecologici e dimenticati, oggetti tipici in miniatura. Sedie impagliate, canneti, panieri e altre carinerie che saranno esposti. Diverse inoltre sono state le adesioni alla Sagra che, abbiamo ricevuto e accettato volentieri, da parte di produttori esterni anche di regioni limitrofe come la Puglia e la Calabria che renderanno la Sagra interregionale”. E domenica sarà giornata di festa per Miglionico. Oltre alla Sagra dei Fichi secchi in contemporanea sarà festa religiosa e civile per onorare i SS Medici, Cosma e Damiano. La banda girerà per le vie del centro sin dal primo mattino, accompagnando la Processione in loro onore e soffermandosi poi in Piazza del Popolo per il concerto. In serata poi a partire dalle ore 20, sul palco allestito sempre nella corte del Castello, ci sarà l’esibizione del gruppo di musica popolare degli Sholò, da seguire magari gustando il tipico gelato miglionichese, rigorosamente al gusto dei “fichi secchi”, a chiudere la serata di festa. Antonio Centonze

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