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ANTONIO CENTONZE


13
Novembre 2013

Miglionico: Tre Confini
Rinvenuto ordigno della 2^ guerra mondiale
di Antonio Centonze
Immagine dalla reteMIGLIONICO. Un ordigno bellico di fabbricazione inglese  ed ancora in grado di far male, è stato rinvenuto nei giorni scorsi nella campagna miglionichese. A trovarlo accidentalmente sotto i cingoli del proprio trattore con cui stava arando un terreno nella località “Tre confini”,  ad una manciata di chilometri dal centro abitato di Miglionico, è stato l’agricoltore pomaricano Giuseppe Addamiano. Il residuato bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, si è lasciato individuare, facendo capolino  da un solco del terreno che l’agricoltore era intento ad arare per prepararlo alla semina. L’acutezza e la prontezza del contadino nel fermare il mezzo per accertarsi della reale consistenza di quell’oggetto ferroso, ha fatto constatare allo stesso, con stupore e incredulità che si trattava di una bomba con molta probabilità inesplosa. Dopo lo scampato pericolo è scattato immediatamente l’allarme. L’avviso della presenza della bomba è stato dato presso la locale stazione dei carabinieri di Miglionico diretta dal maresciallo Lorenzo Mele che ha circoscritto la zona per consentire un intervento degli artificieri per il suo disinnesco. Disinnesco che è avvenuto sabato scorso quando un gruppo di militari artificieri presso il Reggimento Guastatori di Foggia è intervenuto per procedere alla rimozione dell’ordigno. L’ordigno è stato prontamente rimosso e trasportato, a qualche chilometro di distanza, presso la cava Falcone dove è stato fatto brillare in sicurezza. E la zona di Miglionico non è nuova a ritrovamenti simili. Due ritrovamenti che misero in pericolo la pubblica incolumità, avvennero nel dicembre 2005 lungo la SS 7. A disinnescare gli ordigni bellici, ritrovati durante i lavori alle cunette della statale 7 che collega Miglionico alla Basentana, intervennero gli artificieri del ventunesimo Genio guastatori di Caserta. Allora i proiettili da mortaio in dotazione alla truppe italiane, probabilmente abbandonati, furono trasportati con un camion presso la stessa cava, in località “Fontan di Noce”, nei pressi della galleria che divide Pomarico da Miglionico, per essere fatti poi brillare. Antonio Centonze

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