Miglionico (Matera): Storia, Arte, Cultura e Tradizione (La balena di Pinocchio nel corridoio dell’istituto “Don Donato Gallucci”)

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ANTONIO CENTONZE 

30 Gennaio 2014

Un'associazione di Cremona li attende in una struttura realizzata ad hoc
C'è l'intesa ma i randagi restano qui
Il paradosso nel comune di Miglionico che dovrebbe inviare i cani al Nord
di Antonio Centonze

MIGLIONICO. Mandateci i cani promessi!  Questa la voce che giunge da Pieve d’Olmi, cittadina situata in provincia di Cremona, 900 km. da Miglionico. Da oltre 2 anni, lì, è tutto pronto per dare accoglienza ad altri 75 cani ex randagi della cittadina del Malconsiglio. Era il 23.12.2011 quando il comune di Miglionico con la delibera di giunta n. 149 sottoscriveva un accordo con la Lega Nazionale per la difesa del cane di Cremona, per dare in adozione 90 cani abbandonati sul territorio comunale e quindi di “proprietà” del Comune. Cani ora domiciliati presso la struttura di ricovero gestita dalla Elle&Elle di Matera e che costa al comune una cifra che oscilla intorno agli 80mila euro annui. “Sono trascorsi 2 anni da quell’accordo – precisa Rosetta Facciolo, presidente dell’associazione cremonese di difesa del cane, ma ad oggi, sono soltanto 15, i cani giunti da Miglionico nel mese di agosto 2012” ed aggiunge: “Sono cani con gravi problemi comportamentali  che tendono a relazionarsi con enormi difficoltà con l’uomo, cui tendono a sfuggire. Cani che non hanno avuto un’alimentazione standard e che all’inizio non mangiavano neanche le crocchette tanto che solo in 2 sono riusciti ad andare in adozione”. L’accordo, sottoscritto dall’amministrazione, prevedeva un contributo una tantum di 73mila euro, oltre al nulla-osta per il trasferimento degli ex-randagi al nord, garantito dall’Ufficio veterinario, Dipartimento Salute sicurezza e solidarietà sociale della Regione Basilicata. Un contributo, pari a euro 811,11 a cane, comprensivo di spese di trasporto, che unitamente ad altre iniziative messe in atto dall’amministrazione, come la sterilizzazione, era finalizzato alla lotta al randagismo, nel rispetto del benessere dell’animale stesso e volto a ridurre l’esborso patrimoniale annuale, dell’ente stesso. Un risparmio quindi per le pingui casse comunali che si sarebbe materializzato negli anni. Ma così non è stato. Dopo i 15 cani, partiti alla volta del Nord, gli altri 75,  cui se ne sono aggiunti di nuovi, sono rimasti bloccati a Sud. “E’ una situazione che non riusciamo a spiegarci –continua la Facciolo, sentita telefonicamente. Il Comune non sta rispettando un accordo che avrebbe avuto vantaggi economici per loro stessi. Al tempo stesso, oltre a lasciare gli animali, cui teniamo in primis, in una struttura che non li educa e non li predispone ad una futura eventuale adozione, sta esponendo la nostra associazione ad un grave disagio economico.  Noi per poter ospitare degnamente i 90 cani, abbiamo costruito ex-novo una nuova struttura, in virtù dell’accordo che prevedeva appunto un compenso. Ora ci ritroviamo solo i costi da sostenere per un centro di recupero che abbiamo intitolato a San Rocco, protettore degli animali,  ma al cui interno mancano i cani cui l’investimento era destinato”.  Una situazione paradossale che solo nei 2 anni trascorsi dall’accordo, ha portato il comune di Miglionico ad un esborso di 160mila euro, quando invece, pagandone solo 73mila di euro, si poteva già aver realizzato una risparmio di oltre 80mila euro. Il Sindaco Angelo Buono, rammaricato specifica che “l’amministrazione comunale, ha tutto l’interesse a chiudere l’accordo. Le ragioni che ne hanno rallentato l’attuazione sono riconducibili alla mancanza delle risorse economiche da parte della Regione e ad impedimenti di natura burocratica”. Chissà se questi cani avranno a breve, il nulla osta per l’emigrazione, consentendo un risparmio reale per le casse di questa amministrazione e finalmente potranno andare in adozione. Si attende evoluzione. Antonio Centonze

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375