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ANTONIO CENTONZE


29 Aprile 2014

Gemellaggio di Pace fra i forni lucani e Betlemme
di Antonio Centonze

MIGLIONICO. Pane nostro, un’esperienza di vita indimenticabile. E’ stato questo il concetto principe venuto fuori dalla serata, tenutasi qualche giorno fa all’interno del Castello del Malconsiglio. I 3 panificatori di Miglionico, Antonio Centonze per la Bontà del Mulino, Carlantonio Guidotti per Panfornaio e Antonio Centonze per il Forno Vecchio insieme alla loro collega Nunzia Larocca di San Costantino Albanese, hanno voluto esternare, a quanti sono intervenuti, la loro esperienza di una settimana in Terra Santa tenutasi il mese scorso. Una vera e propria missione di pace, fortemente voluta da Rosita Stella Brienza, presidente dell’associazione ALT (Apulo Lucani Talenti & Turismo) che ha portato questo gruppo di panificatori lucani ad operare nel forno del Convento dei Padri Salesiani diretto da Don Mario Murru. Un forno particolare situato nella città di Betlemme, alla lettera “città del pane”, che ogni giorno sforna pane sin dalle prime luci del mattino per sfamare la popolazione locale. Oltre duecento le persone che hanno riempito la sala auditorium per assistere alla presentazione del docu-filmato sul gemellaggio per la pace tra i panificatori lucani e palestinesi. “Pane è pace – specifica Rosita Stella Brienza. Condividere il pane o negarlo significa dare o togliere vita al prossimo. Vedere tanta gente, qui stasera, ha un grande significato. Stiamo diventando tutti bisognosi di avvicinarci tra noi per condividere e superare eventuali difficoltà. Quello che ci unisce è il rispetto della dignità dell'altro. Una dignità intesa nel senso più ampio del termine. E a Gerusalemme lo abbiamo imparato meglio che in altri luoghi. E' qui che convivono le tre religioni monoteistiche e la tolleranza viene sempre dopo il senso del rispetto reciproco.” Una serata speciale che ha visto la narrazione delle giornate di marzo, da parte del sindaco di Miglionico, Angelo Buono, che oltre a dare il patrocinio all’iniziativa, partecipò al viaggio in Terra Santa, insieme a Antonella Rondinone e Michelangelo Piccinni cui seguirono incontri e scambi culturali con le autorità di Betlemme e Gerusalemme. “Ho preso parte ad un progetto straordinario che mi ha insegnato molto e mi legherà al forno di Betlemme per sempre. Mi sono emozionata tante volte – dichiara Nunzia Larocca e voglio ritornare in quei posti lontani per poter ancora donare senza pretendere nulla in cambio”. I 3 panificatori di Miglionico, in coro, hanno confermato le sue parole. E a rimarcare l’aria di pace, portata dall’esperienza di pane in Betlemme, come asserisce Pedrag Matvejvic, noto scrittore serbo croato che “quando dai forni esce il fumo vuol significare che quella società è in pace” Centonze si è spinto oltre. “Noi tre, unici panificatori di Miglionico, siamo ora molto più uniti. Siamo vicini fisicamente, diversamente da quanto è avvenuto il 27 dicembre, data di presentazione del progetto, quando Uccio De Santis ci fece notare che eravamo seduti in questa stessa sala, distanti l'uno dall'altro”. Il pane che unisce e che fa apprezzare i veri valori della vita che il vivere quotidiano a volte ci porta ad ignorare. Antonio Centonze

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