MIGLIONICO.
E’ partita sabato sera la campagna
elettorale per le comunali. Sul palco è
salito Antonio Digioia, 34 anni,
consulente legale e candidato sindaco per il
Movimento 5 Stelle che avrà come avversario,
il sindaco uscente, Angelo Buono, che
capeggia la lista di centrosinistra
“Miglionico cambia davvero”. In una piazza
del Popolo in spasmodica attesa per seguire
la prima apparizione sulla scena politica
locale dell’attivista pentastellato, la
gente si è disposta a raggiera
perimetrandone il contorno e mettendolo
sotto osservazione. Una sintesi su quello
che è il M5S, è stato il preambolo del suo
discorso: “Concetti chiari, quelli che
proverà a portare anche a livello comunale
il M5S, che non sono né di destra e né di
sinistra ma solo di buon senso. Porre i
cittadini al centro delle decisioni con una
democrazia partecipativa e diretta;
riscoprire il concetto di solidarietà, di
volontariato inteso come dedicare del
proprio tempo per contribuire a migliorare
la società senza nessun tornaconto; idee,
esperienze, professionalità che collaborino
per provare a dare alle nuove generazioni un
futuro migliore. Un nuovo modo
quindi
di concepire la politica, non più fatta solo
per pochi e con interessi personali in
gioco. Trasparenza, partecipazione, onestà
intellettuale, coraggio e desiderio di
andare oltre i propri tornaconti. Questa è
la politica che vogliamo!” E dopo aver
illustrato l’impegno che i locali attivisti
stanno mettendo per portare idee e
partecipazione in ogni campo, da quello del
turismo a quello del lavoro, dell’ambiente e
dell’informazione su atti
dell’amministrazione, si è soffermato sulla
bega locale, partita qualche mese fa in
merito ad un bando del Gal Bradanica per un
finanziamento pubblico nel settore turismo
per circa 138mila euro. Un bando che ha
visto una società, composta da diversi
esponenti del Pd locale o loro familiari,
risultare fra le due ammesse al
finanziamento. Una notizia che ha creato non
pochi dissapori, tanto da portare un ex
consigliere regionale a querelare due
attivisti, rei di averla diffusa e condivisa
sui social network. La presenza del
consigliere regionale Gianni Perrino ha
portato in piazza la battaglia del M5S
regionale sulla convalida dei candidati
eletti, innescata dallo stesso Perrino che
ne chiedeva i “certificati dei carichi
pendenti” per validarne l’elezione e non
solo l’autocertificazione. E a presentare
gli 8 candidati della squadra pentastellata
ci ha pensato lo stesso Digioia elencandoli
in rigoroso ordine alfabetico. Francesco
Bevilacqua, 24 anni, laureando in ingegneria
informatica; Francesco Cinnella, 40 anni,
conosciuto come “Ciccio”, laureato in Arti
Visive Applicate ed esperto in Comunicazione
del Turismo; Tommaso Consoli, 34 anni, ex
operaio, al momento disoccupato; Ivana
Dimucci, 30 anni, bancaria con laurea in
scienze politiche; Arianna Guidotti, 29
anni, laureanda in ingegneria edile;
Giuseppe Lascaro, 44 anni impiegato presso
la Sata di Melfi; Orazio Signorella, 37
anni, operaio e persona impegnata
nell’associazionismo ambientalista e
culturale. Chiude l’elenco il 37enne web
designer con laurea in Economia del Turismo,
Francesco Ventura, attivista di lungo corso
del gruppo. Antonio Centonze |