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ANTONIO CENTONZE


17 Agosto 2014

SeRestate a Miglionico
Al Malconsiglio la rievocazione della Congiura dei Baroni
di Antonio Centonze

MIGLIONICO. Al Malconsiglio, una rievocazione di successo. La quarta rievocazione della Congiura, quella che ha reso famoso il Castello di Miglionico, facendogli guadagnare l’appellativo del “Malconsiglio” ha attirato anche quest’anno una gran quantità di persone. Oltre 5000 le persone che si sono riversate fra le strade del borgo collinare bradanico, trasformatosi per l’occasione in Medioevale, per assistere ad una rappresentazione che si sta inserendo a pieno titolo fra le attrazioni turistiche più particolari della terra lucana. Un servizio di accoglienza messo in campo dall’amministrazione e dalle attività commerciali ha consentito un arrivo, una sosta ed un movimento più agevole fra le vie del borgo. Le attività di ristorazione, hanno provveduto a soddisfare le esigenze di palato dei tanti turisti e appassionati che sin dalla mattinata si sono riversati su Miglionico. L’amministrazione comunale, con l’aiuto degli operatori della protezione civile e di tanti volontari, ha predisposto il servizio d’ordine garantendo un servizio bus-navetta just in time dai parcheggi periferici al centro storico. Molti i turisti giunti dalla costa ionica e dalle cittadine del materano e potentino oltre che dalla vicina Puglia. Una giornata, quella del 14 Agosto che per Miglionico sta diventando sempre più importante, dedicata al suo Castello e alla Congiura. Una congiura che fece guadagnare al Castello federiciano, l’appellativo del “Malconsiglio” per l’epilogo funesto che dopo tale congiura si ebbe. I baroni che alla congiura parteciparono per cercare un accordo, a loro favore, contro Re Ferrante, furono alla fine trucidati. La congiura si tenne a Miglionico nel settembre 1485, come riportato dallo storico Camillo Porzio nella sua celebre opera, La congiura dei Baroni del regno di Napoli contra il re Ferdinando I. Il Re giunse a Miglionico, ricevuto con gli onori che gli competevano e fu magnanimo nel concedere quello che i baroni chiedevano per continuare a governare i loro territori. Li esortò a convincere anche gli assenti a sottoscrivere una “pace” ma  successivamente lo stesso Re, contravvenendo i patti, fece imprigionare e giustiziare i baroni più esposti nella congiura. E dopo 529 anni, la Congiura ha riportato Miglionico al 1485. Dopo la cerimonia d’inaugurazione ufficiale tenutasi nella Corte del maniero alla presenza del sindaco, Angelo Buono, in compagnia delle rappresentanze degli organi regionali, si è dato il via alla speciale giornata medioevale. Da piazza Castello a piazza Popolo è stato un susseguirsi di eventi.  Il volo dei falchi dell’associazione Falconieri di Lenne ha appassionato con uno spettacolo di falconeria nel mentre “Tempora Medievalis”, un mercato storico con accampamenti, spettacoli d’armi, duelli, tiro con l’arco giochi ed arceria, riempivano ed animavano le vie di accesso al Castello. La collaborazione di tanti soci della locale ProLoco, in costumi d’epoca,  ha invece consentito di ammirare e partecipare con una modico contributo ad un banchetto medioevale per gustare i sapori della cucina del Barone, particolarmente apprezzato anche per le ciotole e bicchieri in argilla rievocativi della Congiura, che si potevano portare a casa dopo la degustazione. Appassionante la rappresentazione dei Cavalieri Bianca Lancia andata in scena nel vecchio campo sportivo di Sant’Antuono. Il palio della giostra a cavallo, il gioco dell’anello e il lancio del giavellotto fra i 3 rioni storici di Miglionico, Torchiano, Sant’Angelo e Convento ha avuto una cornice di pubblico particolare. Un pubblico che ha potuto godere di una vista mozzafiato sul Lago di San Giuliano. Ed in serata dopo le prove d’armi e l’esibizione degli sbandieratori  “I Fieramosca” di Barletta, è partito un Corteo Reale fra le vie del borgo composto da circa duecento fra attori e figuranti. Baroni, consorti e dame di compagnia insieme a Re e convenuti, rigorosamente in abiti d’epoca, ha riportato poi alla Congiura a Castello. Una congiura svoltasi all’interno fra il Re e i baroni di Calabria, Campania, Lucania e Puglia con inquadrature particolari. Con la sceneggiatura e direzione artistica di Nunzia Decollanz che si è avvalsa della consulenza storica del prof. Giampaolo D’Andrea e dell’arch. Luigi Bubbico, la Congiura è stata proiettata sul maxischermo, allestito in una piazza Castello gremita, fra gli applausi e i volti estasiati dei tantissimi spettatori e partecipanti che alla fine hanno potuto anche assistere ad uno spettacolo pirotecnico con sullo sfondo il maestoso Castello. Una giornata intensa e speciale che potrà essere vissuta o  rivista nelle foto di Pietro Amato sul sito web comunale www.miglionico.gov.it. Antonio Centonze

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