ANTONIO CEN TONZE

19 GIUGNO 2021

E-Mail

Home

Index stampa locale e nazionale

Stampa pagina

La reazione dei braccianti raccontata da Milillo

MIGLIONICO. “Mondo è stato e mondo sarà” aprirà oggi pomeriggio alle 19, le attività dell’associazione Culture in Movimento. Dopo il lungo fermo dovuto alle prescrizioni dettate dell’emergenza sanitaria, nella suggestiva corte del Castello del Malconsiglio, ad aprire la prestigiosa rassegna di Contaminazioni Letterarie, ci sarà un libro che racconta, narra e rappresenta modi e comportamenti della cultura lucana. Una presentazione che si discosterà dalla classica impostazione data finora ai numerosi incontri con gli autori ospitati a Miglionico. E sono stati davvero tanti gli scrittori, poeti e romanzieri che si sono alternati nella rassegna, giunta alla sua quarta edizione. Da Gianrico Carofiglio a Nadia Terranova, Giampaolo Cassitta, Paolo Casadio, Mariolina Venezia, Eraldo Affinati, Marilina Giaquinto, Vincenzo Ferretti, Maria Lovito e numerosi altri che, a pieno titolo risultano tra i soci onorari dell’associazione miglionichese. Nel presentare il suo libro “Mondo è stato e mondo sarà”, Giuseppe Melillo dialogherà attraverso l’arte perché sarà accompagnato da musica dal vivo di Daniela Ippolito all’arpa e Pippi Dimonte al contrabbasso e dalle voci narranti di Noemi Marotta e Andrea Tosi della drammaturgia Scenamediterraneo di Pio Baldinetti. Culture in Movimento, con questa prima, riprende le attività culturali attraverso il suo esecutivo la cui neopresidente Marzia Dalessandro si avvale, ora, di un direttivo giovane e determinato composto da Manuela Trotti, Imma Laricchezza e Giovanni Fiore. Giuseppe Melillo, antropologo, studioso della cultura lucana, collaboratore per produzioni cinematografiche e televisive, con il titolo “Mondo è stato e mondo sarà” che è un modo di dire che appartiene alla tradizione culturale lucana, racconta quelle contraddizioni proprie del mondo lucano. Un romanzo che narra della rassegnazione o reazione del popolo di braccianti e contadini verso i soprusi esercitati dai ceti dominanti. Di fronte ai soprusi le possibili soluzioni sono due: rassegnarsi oppure andare via. E i lucani che non accettano di rassegnarsi scelgono di andare via ed è quello che fanno due dei personaggi del libro, Mingo e Cayo, quando scoprono, subito dopo l’unità d’Italia, il primo di non essere più il possessore della terra coltivata per generazioni dalla sua famiglia ed il secondo quando prende atto dell’impossibilità di poter sposare una donna che piace ad un potente del luogo. Mingo e Cayo sono isolati, vengono allontanati dal sistema sociale lucano che si regge sulla regola non scritta del “mondo è stato e mondo sarà” contro la quale molti provano a cambiarla, lottando contro le ingiustizie e confidando prima o poi di riuscirci anche se…”mondo è stato e mondo sarà” incombe e martella le loro menti.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 31037