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DOMENICO LASCARO
16 Ottobre 2014
Non tutte le ciambelle riescono...
di Domenico Lascaro

Domenico LascaroMIGLIONICO. Carissimo Giacomo, ancora una volta mi provochi con le tue domande a raffica sull’attualità politica e sociale, a livello locale e nazionale. Questa volta però pretendi davvero troppo: mi chiedi pareri su questioni di natura alquanto complicata e di difficile soluzione. Vuoi sapere se sono ancora disposto a rinnovare la tessera del PD, se condivido la decisione del PD di Miglionico di appoggiare l’elezione di De Giacomo a Presidente della Provincia, il giudizio sulla Legge di Stabilità, appena ieri emanata dal CDM; mi chiedi altresì pareri sull’ipotesi di riforma del Senato, sulla futura legge elettorale e sul progetto di riforma scolastica e, come se non bastasse, sulla questione dei diritti omosessuali.
Ebbene, caro Giacomo è vero che la tua nuova professione di giornalista a tempo pieno richiede risposte a tutto campo, ma lasciami almeno il tempo di riflettere un po’ e di affrontare un problema alla volta. Per questa volta pertanto rispondo solo alle prime tre istanze; il resto alla prossima settimana. Di una sola cosa ti prego: non mi attribuire più l’appellativo di “ politologo”. Le mie sono solo opinioni di un libero cittadino che, sollecitato da un navigato giornalista quale tu sei, vuol dare un umile contributo di idee al dibattito in corso.
Primo quesito: sei disposto a rinnovare la tessera del PD?
Non solo sono dispostissimo a rinnovare la mia adesione al PD, ma invito tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia nel nostro Paese a fare altrettanto. La fede democratica non ha mai subito oscillazioni nel corso delle alterne vicende che hanno caratterizzato la vita politica, sia locale che nazionale. Ma la mia totale disponibilità non è offerta gratuitamente a chiunque voglia farne un uso diverso dalla corretta politica o solo per fini personali.
In parole semplici mi aspetto che la nuova segreteria del partito espliciti chiaramente quali sono i compiti che spettano a ciascun componente del circolo, sia esso segretario o l’ultimo degli iscritti. Che questi ultimi siano consultati regolarmente su tutte le questioni che riguardino la vita del partito e non solo in occasione di consultazioni elettorali. Sono certo che la nuova segretaria, persona intelligente e determinata, saprà venire incontro alla domanda incessante di partecipazione che deriva dai giovani di tutti i ceti sociali. Il discorso non vale solo a livello locale, ma è da intendersi soprattutto rivolto alle alte sfere delle responsabilità del partito.
Non lamentiamoci poi se gli iscritti stanno riducendosi all’osso se non si pone subito rimedio allo stato di abbandono e di inefficienza in cui versano i circoli democratici. Oltre alle dissennate diatribe personali o di gruppi di potere che caratterizzano la vita del partito, ciò che maggiormente allontana i giovani dalla politica è la mancanza di autentica democrazia che caratterizza i partiti a tutti i livelli. I cittadini hanno sete di partecipazione. Si aprano loro le porte, prima che il vento dell’antipolitica travolgerà tutti irrimediabilmente.
Secondo quesito: perché De Giacomo Presidente della Provincia?
La risposta è: perché non Angelo Buono? E’ chiaro che non ho nulla da dire contro il sindaco di Grottole, anch’egli persona integerrima e capace, ma il discorso è come mai non è stata sostenuta la candidatura del nostro primo cittadino, sicuramente all’altezza di un simile incarico; e …perché non è stato eletto un nostro concittadino alla carica di consigliere provinciale? Non voglio entrare nel merito delle dinamiche interne che hanno portato il partito a prendere simili decisioni, ma resta comunque il dubbio che ancora una volta motivi di convenienza delle cosiddette “componenti” hanno avuto il sopravvento sulle ragioni di merito.
Terzo quesito: quale giudizio dai sulla recente Legge di Stabilità?
E’ quasi impossibile dare un giudizio soddisfacente su una materia così complessa e per giunta definita solo ventiquattr’ore fa; in ogni modo non mi sottraggo ad esprimere, sia pure per sommi capi, il mio modesto parere sulla materia in oggetto. Le prime impressioni che ho registrato sono: Confindustria, Confesercenti, parte dei sindacati e di Forza Italia e di tutti i partiti della maggioranza danno parere favorevole. CGIL, alcuni esponenti della minoranza PD, il presidente dell’Unione delle Regioni e diversi giornali, unitamente al M5S e a SEL, hanno dato giudizi molto negativi. Sicuramente me ne uscirei, per così dire, col “rotto della cuffia” se dicessi che la verità è nel mezzo.
Ma, sia pure succintamente, voglio dare un parere più articolato. Certamente si poteva osare di più a favore dei ceti meno abbienti e dei lavoratori in genere; il taglio alle spese degli EE.LL sembra un po’ esagerato, lo stop all’aumento di stipendio ai lavoratori del pubblico impiego è senz’altro difficile da comprendere. Ma le migliaia di giovani disoccupati e i tanti lavoratori che ogni giorno rischiano di perderlo il lavoro, sono anch’essi dello stesso parere? La quasi soppressione della tassa sull’IRAP e le agevolazioni sul costo del lavoro nei primi tre anni, potranno spingere le imprese ad assumere nuovi occupati e a sottrargli l’alibi di esternalizzare le loro attività?
A mio parere nessuno oggi è in grado di affermarlo. Ma la sfida è lanciata, come molti hanno affermato. Il Presidente Renzi, almeno sotto questo profilo, dimostra di avere coraggio e determinazione e certamente è in grado di valutare il rischio che corre per deludere le tante aspettative che provengono da tante parti della società. Ma mi chiedo: ci si è messi quarant’anni per portare l’Italia allo stato attuale, è possibile rimediarvi in solo sette mesi?E che dire dell’autentico coraggio che Renzi dimostra nel lanciare la sfida all’Europa con una manovra che solo lui poteva osare. Certo anch’io sono convinto che si doveva fare di più, ma si poteva nelle condizioni in cui oggi ci troviamo, con un governo anomalo, senza una maggioranza davvero unitaria?
In ogni modo la partita resta aperta. Non va sottaciuto comunque il dinamismo che il Presidente mostra nel gestire le questioni internazionali non ultimo l’accordo sottoscritto con la nazione cinese alle “prime luci” di questa mattina. Un ultimo appunto e un’ultima preoccupazione mi preme sottolineare: come mai il miliardo e mezzo, inizialmente destinato alla scuola, nel giro di ventiquattr’ore si è ridotto a soli 500 milioni? Attendo fiducioso una risposta.
Miglionico 16.10.2014 (h.19.00) - Domenico Lascaro (d.lascaro@libero.it)

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