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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

20 Dicembre 2014
Miglionico
E' morto Giuseppe Ambrosecchia
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. “Il sole non è più quello di ieri”. E’ il primo verso della poesia, “Un altro sole”, che fa parte della raccolta di poesie, “L’Elisir della vita”, ed. “Amico Libro” di Giuseppe Bellone, Montescaglioso, pubblicata nel giugno 2014. Parole poetiche che, da alcuni giorni, sono intrise di tristezza per la morte prematura del suo autore, Giuseppe Ambrosecchia, il poeta materano scomparso nei giorni scorsi a 63 anni. Il cuore di questo maestro della poesia ha cessato di battere lunedì scorso, 15 dicembre, dopo un sofferto periodo di malattia, vissuto in silenzio, ma con forza e coraggio. Con lui è morto anche un po’ di quella poesia che celebra i valori della vita. Figura carismatica dell’associazione culturale, “Matera Poesia 1995”: al suo interno ha “allevato” decine e decine di giovani poeti, oggi adulti e domani, verosimilmente, famosi. Di professione commercialista, materano doc, poeta sin dall’adolescenza. La città dei Sassi, la sua Matera è stata una delle fonti privilegiate della sua produzione poetica. Tra gli altri elementi ispiratori, un posto di rilievo hanno avuto gli affetti familiari. La sua poesia è la rappresentazione del bello della vita. E’ un inno alla vita: ne simboleggia i valori, quelli dell’amicizia, della fratellanza, della solidarietà, del rispetto reciproco. Una vita “fotografata” per le sue virtù: l’amore, la religiosità, la speranza. Una poesia che si nutre di verità: la giustizia sociale, la libertà, la pace. Una poesia espressa con parole semplici, dirette al cuore ed alla mente dei lettori, per dire loro, con San Paolo Apostolo: “Amatevi gli uni agli altri con affetto fraterno. Benedite coloro che vi perseguitano. Vivete in pace con tutti”. Con la morte del poeta Giuseppe Ambrosecchia è scomparso, per dirla con le parole della dottoressa Rosa Fioriniello, un “esponente di spicco del panorama poetico lucano, colui che è riuscito a riconsegnarci quei valori antichi del focolare domestico”. Da parte sua, la professoressa Margherita Lopergolo osserva come Giuseppe Ambrosecchia possa essere considerato “la stella del panorama poetico materano”. Una stella che continuerà “ a risplendere in cielo – sottolinea la poetessa miglionichese Nunzia Dimarsico – con la sua poesia, adesso, parlerà agli Angeli. Una poesia che rende immortale la sua anima”. Giacomo Amati

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