COMUNE DI MIGLIONICO
Un avanzo di amministrazione di 73 mila euro

MIGLIONICO. Un avanzo di amministrazione di 73 mila euro. E’ questo il dato numerico saliente del conto consuntivo 2014, approvato in Consiglio comunale, col solo voto favorevole della maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Angelo Buono (Pd). Voto contrario da parte della minoranza del M5S. In tempi di crisi economica, di “spending review” e con 250 mila euro in meno di trasferimenti statali che, negli ultimi due anni, sono arrivati al Comune, come è possibile spiegare la presenza di questo prezioso “tesoretto” nelle sue casse? “E’ il frutto della nostra politica economica d’austerità e di razionalizzazione della spesa – ha spiegato il sindaco Buono – ma questo avanzo è  riconducibile anche ai proventi che sono stati ottenuti dalla vendita di alcuni terreni e di due fabbricati comunali”. Giova ricordare che l’alienazione di una parte dei “gioielli di famiglia” ha fruttato alle anemiche casse comunali la somma di 166 mila e 900 euro ( 58.600 per la vendita dei terreni e 108 mila.300 euro per quella di due immobili ). Inoltre, nei prossimi mesi sono in arrivo nuove entrate, quelle relative alla tassa dell’Imu agricola: la somma prevista è di 157 mila euro. Quest’ultima quota, ovviamente, è stata già cancellata dalla somma dei trasferimenti statali che sono stati dati al Comune. Per la precisione, negli ultimi tre anni, le entrate tributarie hanno portato nel bilancio comunale le seguenti somme: 1 milione e 424 mila euro nel 2012; 1 milione e 548 mila euro nel 2013; 1 milione e 614 mila euro nel 2014. Quale può essere, allora, la chiave di lettura del rendiconto di gestione dell’anno 2014? “La realtà è che siamo un Comune virtuoso – ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Michele Piccinni – con i conti in regola. La ripresa sta per arrivare e ci consentirà di ridurre il livello della fiscalità”. Da parte sua, il consigliere comunale “grillino”, Orazio Signorella, nel motivare il voto contrario del gruppo del M5S, s’è chiesto: “Che senso ha ottenere un avanzo di bilancio senza offrire ai cittadini servizi di pubblica utilità in modo soddisfacente? Né si può dimenticare che siamo stati costretti a svendere una parte del patrimonio comunale. Per non parlare delle strade urbane e rurali che sono in uno stato di abbandono”. Giacomo Amati

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