MIGLIONICO. Gestione dei servizi informatici e del sito internet del Comune
Provvedimento amministrativo che "non splende per trasparenza"

MIGLIONICO. Un provvedimento amministrativo che “non splende per trasparenza”. Con questa motivazione i consiglieri comunali di minoranza del M5S contestano la decisione del sindaco Angelo Buono (Pd) di prorogare per altri tre anni, fino al mese di maggio 2018, la gestione dei servizi informatici e del sito internet del Comune alla locale ditta, “Sovenemme” di Pietro Amato. Nella fattispecie, i consiglieri “grillini” non condividono la procedura, quella della “negoziazione privata”, adottata dal primo cittadino, dopo che era andata deserta quella pubblica, a cui erano stati invitati a partecipare “cinque ditte, accuratamente selezionate – scrivono in una nota -  presentando un’offerta a ribasso a partire da una base d’asta di 10.290 euro oltre iva e oneri connessi, per il periodo gennaio 2015- dicembre 2016”. Secondo i consiglieri “penta stellati” tale decisione avrebbe determinato per le casse comunali un “costo addirittura superiore di oltre mille euro annui in più, rispetto a quello stabilito nella gara andata deserta, per un totale di quasi 19 mila euro, oltre iva e oneri connessi”. Poi, nel documento, intitolato “Eravamo 4 amici al bar”, i consiglieri del M5S dichiarano che la decisione adottata “non ci sembra affatto un comportamento degno di un’Amministrazione che aveva promesso di cambiare e, per quanto queste operazioni siano consentite dal regolamento e dalla legge, ben poco hanno a che fare con i principi dell’uguaglianza e dell’imparzialità”. Da parte sua, il sindaco Buono sottolinea l’assoluta regolarità del provvedimento amministrativo adottato e smentisce le affermazioni dei consiglieri comunali di minoranza, sulla base di due dati oggettivi incontrovertibili: il primo è rappresentato dal fatto di “aver ottenuto un risparmio economico, nella misura del 5% , rispetto al contratto precedente”; il secondo è costituito dall’aver “migliorato la funzionalità del servizio, in quanto la ditta appaltatrice del servizio s’è impegnata a garantire delle prestazioni aggiuntive, assicurando un’assistenza continua che prima non veniva garantita”. Per la precisione, ecco i dati numerici: nel precedente contratto, il compenso mensile era di 546 euro; nell’attuale, invece, è sceso a 522. “Il Comune risparmierà 24 euro al mese, altro che aumento di mille euro. E’ la dimostrazione – conclude il sindaco Buono - che i consiglieri di minoranza non hanno saputo leggere le carte del nuovo contratto”. Giacomo Amati

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