MIGLIONICO
Degrado nella pineta comunale
 

MIGLIONICO. Situazione al limite del degrado ambientale all’interno della pineta comunale che da via “Quaranta” si estende lungo la zona extramurale sottostante al Castello del “Malconsiglio” fino ad arrivare alla zona verde di via “Porta Pomarico”. Protestano  alcuni abitanti residenti nei quartieri limitrofi: spesso, sono costretti a vedere con i loro occhi lo scempio che viene perpetuato da chi lancia tra gli alberi i sacchetti di rifiuti direttamente dai finestrini delle loro auto. Una segnalazione, in tal senso, è stata riferita al sindaco Angelo Buono (Pd) che, nel corso di una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi nell’auditorium del Castello, non ha esitato a sottolineare l’inciviltà di un comportamento così irresponsabile ed illecito. Eppure, in tutti i quartieri sono presenti i cassonetti della spazzatura che vengono svuotati quotidianamente dagli operatori ecologici. Inoltre, in paese, da alcuni anni ormai, è già operativo il servizio di smaltimento dei rifiuti secondo le regole della raccolta differenziata. E’ decisamente intollerabile, quindi, il comportamento scellerato di alcuni cittadini che, dimostrando indifferenza per le regole della convivenza civile ed un’assoluta insensibilità per la tutela dell’ambiente che ci circonda, causano l’inquinamento della natura. Giova ricordare come, alcuni mesi fa, nella medesima zona, siano stati rimossi circa dieci metri cubi d’immondizia. Allora, in virtù del progetto educativo, a carattere ecologico, “Diamo una mano alla natura”,  all’interno della pineta, fu attuata una maxi operazione di bonifica, a cura di un gruppo di volontari, guidato personalmente dal sindaco Buono. Nella fattispecie, furono raccolti rifiuti di qualsiasi tipo: da quelli in plastica al materiale ferroso, agli utensili e a molteplici manufatti fatiscenti. Intollerabile è anche l’atteggiamento indifferente di altri cittadini che portano tranquillamente a spasso i loro cani senza preoccuparsi di raccoglierne le deiezioni. Cosa si può fare, allora, per proteggere l’ecosistema del nostro territorio e favorire una migliore qualità della nostra vita, all’interno dell’ambiente che ci circonda? Una soluzione del problema, oltre a quella rappresentata dalla diffusione della cultura ecologica e del principio della “cittadinanza attiva” che richiede comportamenti più responsabili da parte di tutti i cittadini, potrebbe arrivare dalle sanzioni amministrative per i trasgressori delle regole della convivenza civile. Giacomo Amati

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