Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

7.02.2016

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MIGLIONICO
Un paese senza crescita demografica

MIGLIONICO. Un paese ricco d’arte e di cultura, ma povero di bambini, senza crescita demografica. E’ la “fotografia” odierna di Miglionico. Un’istantanea che scaturisce dalla lettura dei dati demografici registrati dall’ufficio anagrafe del municipio, ove, nel 2015, sono state annotate appena 16 nascite: 6 femminucce e 10 maschietti, vale a dire 4 in meno rispetto all’anno precedente (2014), quando ne furono registrate 20. A fronte di una popolazione complessiva di 2510 abitanti (1256 donne e 1254 maschi, dati aggiornati alla data del 31 dicembre, 2015), negli ultimi sei anni, ovvero nel periodo compreso tra il 2010 e il 2015, il dato numerico complessivo dei nati è di 93 bambini ( 43 sono di sesso femminile e 58 di quello maschile. Nello stesso arco temporale, il numero delle persone decedute è stato di 134: 69 donne e 65 maschi. Ciò significa che gli abitanti miglionichesi che muoiono non sono sostituiti, nella stessa entità numerica, da quelli che nascono.  Facendo un’analisi comparativa tra il numero dei nati e quello dei morti, negli ultimi sei anni, si scopre che la  popolazione locale tende lentamente, ma inesorabilmente, a diminuire. All’interno di ciascun nucleo familiare, le nascite dei bambini vengono pianificate, in virtù di una molteplicità di fattori negativi (crisi economica, mancanza di servizi, disoccupazione giovanile, eccetera). Ne discende che le giovani coppie tendono ad avere un solo figlio; al massimo,  arrivano a due. Purtroppo, il calo del tasso della natalità determinerà, a partire dal prossimo anno scolastico, nell’ambito dell’organico dei docenti che fanno parte della comunità scolastica miglionichese, delle conseguenze negative sotto il profilo occupazionale: dal prossimo primo settembre, ad esempio, nel locale plesso di scuola dell’infanzia, funzioneranno soltanto due sezioni, una in meno rispetto agli anni scorsi; mentre nel plesso della scuola primaria, si formeranno cinque classi anziché sei. Il che significa che vi lavoreranno quattro insegnanti in meno rispetto a quelli in servizio negli anni passati. Tutta colpa del calo demografico. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375