Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

26.02.2016

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MIGLIONICO - Secondo due studiosi dell’università della Pennsylvania (U. S. A.)
"Le donne non sono felici"

MIGLIONICO. “Le donne non sono felici”. E, comunque, “lo sono meno degli uomini”. Un paradosso? E’ la sorprendente “verità” affermata da due studiosi dell’università della Pennsylvania, negli U. S. A. (Stati Uniti d’America), a conclusione di una loro ricerca sociologica. Secondo i due ricercatori universitari, il livello complessivo di felicità delle donne è sceso negli ultimi quarant’anni. Il calo del livello della felicità femminile prescinderebbe dal fatto che le donne abbiano o meno figli, dalla situazione economica, dallo stato di salute, dal lavoro che viene svolto e dall’essere o meno sposate. A parere dei due studiosi, le donne “iniziano la loro vita più soddisfatte degli uomini, ma lo sono di meno verso la conclusione della loro esistenza. La felicità matrimoniale delle donne scende al di sotto di quella degli uomini intorno ai 39 anni; verso i 41anni cala la soddisfazione economica; a 44 anni, le donne sono più insoddisfatte degli uomini rispetto a ciò che hanno raggiunto. A 47 anni, poi, le donne sono generalmente meno felici della propria vita di quanto lo siano gli uomini e la curva continua a scendere. Per gli uomini, invece, la curva, ad un certo punto, risale: verso i 50 anni, i destini si dividono. Come se l’emancipazione fosse diventata un’altra forma di schiavitù”. Che dire? Ebbene, a riguardo, alcuni psicologi, più che di infelicità, parlano di stanchezza, a causa dei molteplici lavori quotidiani svolti dalle donne. Nella società d’oggi, le donne “si sono accollate molti ruoli che hanno reso la vita più faticosa, con un carico maggiore di aspettative e con più possibilità di restare deluse”. In pratica, a causare l’infelicità delle donne ci sarebbero i troppi ruoli da ricoprire: da quelli domestici all’attività lavorativa; dalla vita di coppia alla cura di sé e dei figli. In definitiva, nella società odierna, la donna è come se fosse costretta a lottare su una “barricata” o a resistere in “trincea”. Spesso, da sola, purtroppo. Il tutto, per essere semplicemente “visibile”. Eppure, si usa dire che la “felicità è la poesia delle donne”. Ma cos’è la felicità? E’ una piccola cosa? “E’ come un’ape – diceva il poeta Trilussa – che si posa sul fiore, lo succhia e se ne va. E’ una piccola cosa”. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375