MIGLIONICO - Fondi per una riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate
Un'altra settimana per richiederli

 

MIGLIONICO. Fondi per una riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Un’altra settimana per richiederli. “Un bando pubblicato sulla GU del 26.10.15 – esordisce il capogruppo pentastellato d’opposizione, l’avv. Antonio Digioia, potrebbe rappresentare una nuova opportunità per Miglionico”. In una lettera inviata al Sindaco Angelo Buono, il gruppo consiliare d’opposizione del Movimento 5 Stelle ha voluto sviscerarne le caratteristiche, facendo altresì notare i termini ravvicinati per la scadenza delle domande affinché il Comune predisponga un piano per poter accedere ai finanziamenti previsti. “Il bando – precisa Digioia, è rivolto a tutti i Comuni, senza distinzione territoriale o dimensionale e consente di presentare richiesta di finanziamento per progetti di riqualificazione costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”. Possono presentare domanda di inserimento nel Piano, le amministrazioni comunali che abbiano nel loro territorio la presenza di aree urbane degradate. Per area degradata si intende un territorio che presenti: un indice di disagio sociale (IDS) e un indice di disagio edilizio (IDE) pari o superiore all’unità. L’IDS è dato dalla media ponderata degli scostamenti dei valori di alcuni indicatori: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di concentrazione giovanile, tasso di scolarizzazione. L’IDE raffronta lo stato di conservazione degli edifici dell’area urbana con il valore medio nazionale. La dotazione del fondo è di euro circa 45 milioni per il 2015 mentre diventa di euro 75 milioni sia per il 2016 che per il 2017. Per ciascun progetto, il finanziamento a carico del Fondo non può essere inferiore a euro 100 mila e non può in ogni caso superare l’importo massimo di euro 2 milioni. I comuni possono presentare domanda sia singolarmente e sia in qualità di capofila di una aggregazione temporanea di comuni confinanti che hanno nel loro territorio la presenza di aree urbane degradate. La scadenza perentoria per le domande da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, è il 30 novembre 2015. I progetti devono essere costituiti da un insieme di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità urbana e alla riqualificazione del tessuto sociale, alla riqualificazione ambientale, anche mediante attivazione di servizi e interventi di ristrutturazione edilizia, alla riqualificazione e rigenerazione urbana con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali ed educativi e alla promozione delle attività culturali, didattiche e sportive, senza ulteriore consumo di suolo. La graduatoria sarà stilata assegnando un punteggio variabile in base a quattro elementi di valutazione: 1) riduzione di fenomeno di marginalizzazione e degrado sociale (fino a 30 punti su 100); 2) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi ristrutturazione edilizia (fino a 30 punti); 3) capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati (con attivazione di un effetto moltiplicatore delle risorse) (fino a 25 punti); 4) tempestiva esecutività degli interventi (fino a 15 punti). Ed in base a questo bando, nella lettera si chiede di “presentare istanza avente ad oggetto investimenti per la riqualificazione di aree e strutture in grave stato di degrado come il Convento Francescano ex Castello di Santa Sofia nella parte del Chiostro e alcune strutture interne e/o l’area del vecchio campo sportivo di Sant’Antuono o riqualificare l’area delle Fontane della Pila con la creazione di un area di attrazione storico/culturale e di aggregazione sociale.” Antonio Centonze

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