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 LA STORIA D'ITALIA PRIMA GUERRA MONDIALE
Primo centenario: 1914-2014

Dott: Domenico Sarli

Dopo cento anni emerge la domanda del” perché” tanti uomini  abbiamo creduto che l’Italia avesse motivazioni per partecipare al conflitto.

Rivolgo l’appello agli insegnanti dell’Istituto comprensivo Don Donato Gallucci  affinché propongano alle nuove generazioni  di rovistare nei vecchi armadi  per  ricercare documenti e cimeli della” Grande Guerra” (la Proloco di Miglionico potrebbe organizzare una mostra sulla “Grande Guerra”).
Un invito a soffermarsi e meditare davanti al” monumento dei caduti “,ubicato in piazza Unità D’Italia a Miglionico, per trovare sulla lapide  il nome di  un proprio antenato,caduto durante la prima guerra mondiale.
Una volta individuato l’avo , effettuare  una ricerca sul proprio familiare. Eseguita l’indagine si consiglia di inviare” la documentazione” a  an.labriola@gmail.com    ove sul sito  www.miglionicoweb.it  (ideato e creato dal Prof Antonio Labriola)   vi sarà un link”la Grande Guerra”.

 
La Prima guerra mondiale (1914-1918) costituisce un evento che ha cambiato la storia
dell’Europa e che ha segnato indelebilmente anche il destino della nostra Terra.
Il 1° Agosto 1914 iniziava la Grande Guerra(con i due colpi di Sarajevo del 28 giugno 1914)
La guerra fu dichiarata dai  governi senza aver consultato  i popoli e durò quattro anni e cinque mesi. Vi parteciparono le maggiori potenze mondiali e  gli stati minori di tutti i continenti. La grande guerra divenne fatale per un intreccio di avvenimenti  e scelte .I tedeschi furono più disposti ad  aderire alla guerra  , ma gli altri stati si attivarono sollecitati  dalla paura di essere attaccati che dalla volontà di attaccare. L’epoca  del progresso, a  Parigi  il 14 Aprile 1900  si apriva una grande esposizione universale, si era modificata  nella  rabbia  fratricida dell’umanità.
L’Italia affrontò la guerra, dopo quasi un anno, fra tentennamenti e trattative intraprese da Salandra e Sonnino.
Il 24 maggio 1915 l’esercito italiano varcava  la frontiera sul fiume Isonzo, sotto il comando del Generale Luigi Cadorna, e entrava in guerra,al fianco di Gran Bretagna,Francia e Russia  e contro Austria e Germania, ignorando il patto  che ci legava dal 1882 all’impero austroungarico e  a quello  tedesco.
Nelle grandi città pochi la desideravano, ma tutti erano consapevoli che fosse necessaria.
 Gli interventisti erano quasi tutti i futuristi e nel compatto drappello  vi erano socialisti espulsi qualche anno prima dal partito,come Leonida Bissolati e Ivanoe Bonomi, e quelli che ne verranno espulsi dopo  l’inizio della grande guerra come Benito Mussolini, i sindacalisti rivoluzionari come Edmondo Rossoni e Filippo Corridoni, i democratici liberali, come Gaetano Salvemini,Giuseppe Antonio Borgese,Giovanni Amendola, Luigi  Albertini e infine  esponenti dell’Italia “irredenta” da Cesare Battisti a Nazario Sauro.
 Tra i neutralisti si annovera Giovanni Giolitti, il più autorevole esponente  della classe dirigente liberale. Contrario all’intervento italiano era il partito socialista ,fedele  all’internazionalismo antimilitarista, e la maggioranza dei cattolici. Anche autorevoli uomini di cultura si opposero all’intervento, come il filosofo Benedetto Croce.
Gli anni del conflitto furono difficili,dopo oltre tre anni di una guerra senza tregua, in quasi tutti gli eserciti vi furono manifestazioni di protesta dei militari al fronte, i quali non desideravano essere mandati alla disfatta dai loro comandanti.
I soldati  convivevano nelle  trincee  assediati  da  topi, infastiditi  da pidocchi, schifati dal fetore dei propri escrementi e dal cattivo odore dei cadaveri di commilitoni e di cavalli in decomposizione, presenziando  l’angoscia dei propri compagni, senza poterli aiutarli.
“Per la maggioranza dei soldati,fra i motivi principali della loro volontà di continuare a combattere,vi fu molto probabilmente il senso del dovere, non connesso necessariamente al patriottismo,ma piuttosto al cameratismo, cioè al sentimento di solidarietà fra i commilitoni…….è realistico pensare che per una grande massa di soldati la continuità di continuare a combattere, nonostante l’orrore della guerra e la paura della morte, fosse dovuta soltanto alla consapevolezza di non potere agire diversamente. Ciò riguardava  soprattutto i fanti contadini che formavano il grosso
degli eserciti ed erano spesso analfabeti… Per questi soldati, “patria” e nazione” erano ideali sconosciuti o privi di fascino e di incitamento morale. “ tratto dal libro - Due colpi di pistola,dieci milioni di morti,la fine di un mondo di Emilio Gentile- editori Laterza.
In  Italia  il 1917  fu l’anno da ricordare, dopo  l’insuccesso delle azioni intraprese dal generale Cadorna(la decima e l’undicesima battaglia dell’Isonzo) che segnalarono migliaia di morti e feriti, si verificarono episodi di ammutinamento fra i soldati e proteste della popolazione. In questo clima sociale non sereno, il 24 Ottobre vi fu lo sbaragliamento dell’esercito italiano a Caporetto. Cadorna attribuì la disfatta di Caporetto ai soldati italiani”vilmente ritiratisi senza combattere o ignominiosamente arresisi al nemico”.Il governo Boselli rassegnò le dimissioni.
Il nuovo governo di coalizione nazionale, presieduto da Vittorio Emanuele Orlando, fece appello al paese supplicando la difesa della patria ormai occupata dal nemico. Cadorna  fu sostituito dal generale Armando Diaz.Nel 1918, gli austriaci  cercarono di replicare la vittoria di Caporetto   assalendo gli italiani sulla linea del Piave.Stavolta gli austriaci furono respinti e si ritirarono perdendo circa 100.000 uomini. Il  3 novembre  gli italiani giunsero a Trento e  il giorno successivo a Trieste.Quello stesso giorno l’Austria si arrendeva all’Italia, il4 novembre firmava l’armistizio.
Parteciparono circa 6 milioni di italiani con 750.000 morti tra caduti in guerra (680mila) e civili.
La grande guerra terminò l’ 11 novembre 1918.

A  distanza di cento anni penso che abbia  una funzione formativa fondamentale studiare questo capitolo di storia per recuperare la memoria e riappropriarsi di un’identità di popolo in una visione europea che superi le differenze di lingue e di culture. Bisogna ricordare le centinaia di migliaia di soldati senza nome  o dichiarati dispersi. Nacque cosi il culto del “soldato senza nome”. In Italia la cerimonia  del Milite ignoto fu celebrata il 4 novembre 1921. Lo stato italiano non ha mai dimenticato i suoi soldati “dando alla morte in guerra il significato religioso di una resurrezione  nell’eternità della nazione “(Emilio Gentile).
“La grande guerra è stato un passaggio fondamentale nel processo di costruzione del nostro Paese perché è nell’affratellamento delle trincee il primo momento vero in cui si sono “fatti” gli italiani” afferma Paolo Peluffo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Presidente del Comitato per la commemorazione della Grande Guerra.

Alla luce di quanto sopra rivolgo l’  appello agli insegnanti dell’Istituto comprensivo Don Donato Gallucci  affinché propongano alle nuove generazioni  di rovistare nei vecchi armadi  per  ricercare  documenti e cimeli della” Grande Guerra”(la Proloco di Miglionico potrebbe organizzare una mostra sulla “Grande Guerra”).
Un invito a soffermarsi e meditare davanti al” monumento dei caduti “,ubicato in piazza Unità D’Italia a Miglionico, per trovare sulla lapide  il nome di  un proprio antenato, caduto durante la prima guerra mondiale. Una volta individuato l’avo, effettuare  una ricerca sul proprio familiare. Eseguita l’indagine si consiglia di inviare” la documentazione” al sito  www.miglionicoweb.it (an.labriola@gmail.com) (ideato e creato dal Prof Antonio Labriola)   doce cii sarà un link ”Commemorazioni Prima Guerra Mondiale 2014-2018”.

   
GIACOMO AMATI

23 Settembre 2014
Nel centenario degli eventi una proposta ai miglionichesi
Invito agli studenti a scavare nella storia della Grande Guerra

MIGLIONICO. “Sono trascorsi ben cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale (1914-1918), ma ancora oggi è forte la domanda del perché tanti uomini abbiano creduto che l’Italia avesse motivazioni per partecipare al conflitto”. Si apre con questa riflessione la lettera aperta scritta dal miglionichese Mimmo Sarli, appassionato di storia che, dagli anni Settanta vive a Roma, ove svolge l’attività lavorativa di bancario, rivolta al sindaco Angelo Buono, alla Pro Loco e ai docenti del locale istituto scolastico comprensivo, “Don Donato Gallucci”. Esplicito l’obiettivo della missiva: invoca l’invito a programmare delle iniziative finalizzate a celebrare a Miglionico, in modo sinergico, il centenario del primo conflitto mondiale. L’idea è quella di ricordare, attraverso varie manifestazioni a carattere culturale l’importanza del sacrificio compiuto da milioni di persone che non esitarono a pagare il prezzo della propria vita per garantire la pace ai propri figli. Ne discende che il significato più profondo dell’iniziativa va ricercato nel far comprendere alle nuove generazioni il valore incommensurabile della pace. Da qui l’invito agli adolescenti a fare ricerche didattiche, con la guida dei loro insegnanti, per reperire documenti, magari inediti, e cimeli della “Grande Guerra”. In pratica, “nelle aule scolastiche – precisa Sarli - bisognerebbe avviare un’attività culturale per meditare su quelle che sono le drammatiche conseguenze che causano le guerre. Ultimata l’indagine, si consiglia, scrive Sarli, di inviare tutta la documentazione raccolta al sito:” www.miglionicoweb.it”, creato dal prof. Antonio Labriola, al fine di favorire un confronto e un dibattito sul tema della pace”. A tal proposito, sull’argomento, sarà utile consultare anche l’archivio politico del parlamentare lucano di Miglionico Nicolò De Ruggieri per sapere, tra l’altro, che dalla “Basilicata partirono per il fronte di guerra migliaia di uomini: oltre sei mila furono i soldati morti e dispersi; due mila quelli mutilati e invalidi; 566 i decorati. L’Italia affrontò la guerra “dopo quasi un anno dal suo inizio – spiega Sarli – gli anni del conflitto furono difficili: i soldati vivevano nelle trincee, assediati da topi, infastiditi da pidocchi, tra il cattivo odore dei cadaveri dei commilitoni e il fetore dei propri escrementi. I soldati miglionichesi che morirono in guerra furono 39; quelli che persero la loro vita per cause correlate al conflitto furono 20. Penso che sia utile studiare questo doloroso capitolo di storia – conclude Sarli – per recuperare la memoria e riappropriarsi di un’identità di popolo, in una visione europea che superi le differenze di lingue e di culture”. Giacomo Amati

DOMENICO SARLI

03.11.15 Ricordando i caduti della prima guerra mondiale: Cesare Battisti

Il boia,Herr Joseph Lang, ,strinse la corda intorno al collo di Cesare Battisti alle ore 19. Al primo tentativo di impiccagione la corda si ruppe, la seconda volta fu fatale.
Era il 12 luglio del 1916 e alle ore 19,14, Cesare Battisti moriva nella fossa del castello del Buonconsiglio di Trento. La guerra era ancora lontana dalla conclusione: però aver preso il “traditore” era un colpaccio per l’Austria.
Cesare Battisti, era nato a Trento nel 1875, promotore del partito socialista in Trentino, antimilitarista all’inizio,infine irredentista. Nel 1894 con altri coetanei aveva fondato la società degli studenti trentini, aveva poi studiato a Firenze,dove si era unito a Ernestina Bitanti e si era specializzato in geografia e topografia(conseguendo la laurea a ventidue anni).
Era stato eletto consigliere comunale a Trento nel 1902, parlamentare a Vienna nel 1911 e alla Dieta Tirolese nel 1914. Per le sue idee irredentistiche,aveva subito un primo arresto a Innsbruck nel 1904 per l’inaugurazione della prima università italiana(nell’occasione venne arrestato anche Alcide De Gasperi; era stata una “lotta a revolverate”), contestata dagli studenti austriaci. Nel 1900 aveva fondato a Trento il giornale “il Popolo” e da deputato aveva gridato nel parlamento austriaco (1911) che “era ora di spezzare le infamie catene che legavano tanti generosi figli d’Italia al pesante carro d’Austria”.
Infine, quando nel 1914 l’Austria aveva dichiarato guerra alla Serbia, aveva attraversato il confine la sera del 14 agosto 1914 diretto a Milano per mettersi a disposizione del ministro italiano della guerra. Il 29 maggio 1915 si era arruolato volontario nel 5° reggimento alpini di stanza a Milano. Nominato sottotenente, era stato trasferito al 6° alpini dove aveva incontrato Fabio Filzi. Era stato sul Tonale, sull’Adamello e sul monte Baldo. A Malga Zures aveva partecipato a un aspro combattimento in cui erano morti trenta alpini, in quella occasione aveva ottenuto una medaglia. Promosso Tenente fu trasferito al Comando d’Armata a Verona a fare il geografo,mestiere che conosceva bene e supportato anche da una conoscenza delle zone di guerra e del Trentino. Era riuscito a tornare al fronte, al comando di una compagnia del 6° alpini. Era contento di essere di nuovo in Trentino.
Ai primi di giugno del 1916 gli italiani avevano subito l’offensiva austriaca, il 25 giugno Battisti scriveva alla moglie ”che stanotte o domani sarà battaglia, forse la più grane della nostra controffensiva”. Infatti c’era da riprendere il monte Corno, nel massiccio del Pasubio. Battisti sapeva che la morte poteva coglierlo da un momento all’altro, ma soprattutto temeva una cattura perché sarebbe stata seguita dal capestro o dalla fucilazione. L’avvocato Piscel,al momento della sua partenza per la guerra,lo aveva consigliato di munirsi di veleno:così in caso di cattura avrebbe evitato la morte per mano austriaca. Ma Battisti aveva categoricamente rifiutato questa ipotesi.
Il 9 luglio Battisti decideva di andare alla conquista del Corno a quota 1801. Ci furono aspri combattimenti. Cesare Battisti  fu catturato con un altro irredentista, Fabio Filzi. Il cadetto Brunetto Franceschini, unico ufficiale dell’esercito austriaco in quel momento a parlare italiano, fu incaricato di eseguire il riconoscimento. Secondo Cesare Veronesi, gli austriaci avevano appreso di Battisti da due alpini fatti prigionieri sul monte Corno, un sergente di Arzignano (Vicenza) e un alpino di Soave (Verona). “L’accusa al processo era di alto tradimento. Cesare Battisti, promotore del partito socialista in Trentino diventato poi esponente di primo piano al suo interno, deputato alla dieta di Innusbruck, geografo e topografo, aveva disertato l’esercito dell’imperatore per andare a combattere dalla parte opposta.” Da “Eroi e poveri diavoli della grande guerra” di Paolo Brogi “Io sostengo di essere cittadino italiano” disse Battisti al presidente, il tenente Karl Issleib, “essendo stato nominato ufficiale nell’esercito italiano. Debbo tuttavia ammettere di non essere stato cassato dal nesso statale austriaco. Dichiaro inoltre di avere, prima e dopo lo scoppio della guerra con l’Italia, fatta una intensissima propaganda, in ogni modo, con la parola con gli scritti,a mezzo stampa, per la causa italiana e per l’annessione all’Italia delle regioni italiane dell’Austria; di essere entrato volontariamente nell’esercito italiano; di avere dopo la nomina a sottotenente e a tenente,combattuto contro l’Austria;di essere stato fatto prigioniero di guerra mentre impugnavo le armi. Dichiaro, in particolare, di avere scritto tutti gli articoli e opuscoli che mi sono attribuiti, di avere promossa la stampa nonché di avere tenuto i discorsi sovversivi menzionati. Sostengo espressamente di avere agito secondo i miei ideali politici, che avevano per meta l’indipendenza delle provincie italiane dell’Austria e la loro unione a


   
 
MIGLIONICO: MORTI DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-18
SOLDATO BENEDETTO LEONARDO                           INIZIO PAGINA
SOLDATO BILOTTA LUCA
ASPIRANTE UFFICIALE CAGGIANI DOMENICO
SOLDATO CALVIELLO DOMENICO
SOLDATO CENTONZE MICHELE
SOLDATO CINNELLA GIOVANNI
SOLDATO CONSOLI FRANCESCO
SERGENTE DADDIEGO MICHELE
SOLDATO DE BELLIS GIUSEPPE
SOLDATO ETTORRE EMANUELE
SOLDATO FIORE GIUSEPPE
SOLDATO FIORE NICOLA
SOLDATO GARBELLANO EMANUELE  (Libia 1912)
SOLDATO GRANDE MICHELE
CAPORALE GRIECO DOMENICO
TENENTE ALPINO D'ALEMA ANTONIO DI NICOLA
SERGENTE GRILLI FRANCESCO
SOLDATO GUIDA LUIGI
CAPORALE MAGGIORE GUIDOTTI INNOCENZO
SOLDATO MARINARO PASQUALE
SOLDATO MARTULANO GIUSEPPANTONIO
CAPORALE MAGGIORE MELE EMANUELE
SOLDATO MUCCI LUCA
SOLDATO PANTONE GIUSEPPE
SOLDATO PAOLICELLI EUSTACHIO
SOLDATO PASQUALE GRAZIANTONIO
SOLDATO PECORA ANTONIO
SOLDATO PECORARO GIOVANNI BATTISTA
SOLDATO PIICCINNI ANTONIO DI CARLO
SOLDATO POPOLIZIO EMANUELE
SOLDATO POPOLIZIO TOMMASANTONIO
SOLDATO PORPORA FRANCESCO
SOLDATO RONDINONE CARLO
SOLDATO TADDONIO DOMENICO
SOLDATO TADDONIO TOMMASANTONIO
SOLDATO TADDONIO VINCENZO
SOLDATO URICCHIO CARMENIO
SOLDATO VENTRELLI FRANCESCO
ASPIRANTE UFFICIALE VENTURA ITALO                                                                         
MIGLIONICO: MORTI A CAUSA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-18
CAPORALE MAGGIORE ALIANI DOMENICO                                INIZIO PAGINA
SOLDATO ASPRELLA MICHELANGELO
CAPORALE MAGGIORE BIANCO ANTONIO
CAPITANO MEDICO BRUNI DR. DOMENICO
CAPORALE CAPPIELLO LUIGI ANTONIO
SOLDATO CLEMENTELLI CARMENIO
SOLDATO CONSOLI ANTONIO
SOLDATO DAMBROSIO NUNZIANTONIO
SOLDATO DATTOLI DOMENICO
SOLDATO DITRINCO GIOVANNI
SOLDATO DITRINCO MICHELANGELO
SOLDATO GRANDE INNOCENZO
SOLDATO LOPERGOLO INNOCENZO
SOLDATO LOPERGOLO TOMMASO
SOLDATO MATERDOMINI FRANCESCO
SOLDATO PICCINNI ANTONIO VINCENZO
CAPITANO SANTARCANGELO CARLUCCIO
SOLDATO SOLLECITO VINCENZO
SOLDATO TORRACA VINCENZO
TENENTE FANTERIA VENTURA NICOLANTONIO                                                     

ROMA. Il 24 Maggio 2015 è una data non per celebrare ma per “MEMORARE,” per ricordare i nostri caduti della prima guerra mondiale. Quel fatto storico si innesca in un attimo ben preciso,è compreso tra le ore 23:59’:59’’ del 23 Maggio 1915 e le 00:00’:01’’ del 24 Maggio 1915 quando l’esercito italiano varcava la frontiera sul fiume Isonzo, sotto il comando del generale LUIGI CADORNA,e entrava in guerra,al fianco di GRAN BRETAGNA,FRANCIA e RUSSIA e contro AUSTRIA e GERMANIA,ignorando il patto che ci legava dal 1882 all’ impero AUSTROUNGARICO e a quello Tedesco.
Ho già espresso il mio modesto parere,su questo sito al link “COMMEMORAZIONE PRIMA GUERRA MONDIALE”, sull’entrata in guerra del nostro Paese. Mi soffermo sui 680 mila caduti in guerra,su un altro milione di soldati fra feriti e mutilati(947 mila,la cifra nota).Con 21.200 ciechi da un occhio,1940 ciechi con due occhi,74.620 storpi,5440 mutilati al volto, 120 privi delle due mani,12.000 invalidi civili,3260 muti,6740 sordi,oltre 40 mila ricoverati nei manicomi. Mi soffermo sugli stati d’animo, sui sentimenti e sulle emozioni dei nostri giovani miglionichesi che per la prima volta videro ed entrarono nelle trincee. Le scene alle quali assistono i nostri concittadini lasciano un segno profondo sul loro stato d’animo,come si evince dal racconto di FRANCESCO VIGGIANI,nato nel 1889 a SAN MAURO FORTE(MT): Ore dieci. Tiro continuo di piccoli calibri nemici su Musile. Ore 19.Tempo nebbioso. Comincia un intenso tiro di artiglieria, mitragliatrici, bombarde e bombe con fucile che dura tutta la notte con interruzione di qualche ora. Una bomba di fucile piglia due mitraglieri in un posto avanzato crivellando di schegge uno e portando via all’altro un occhio”.(da testimonianze dei nostri soldati della grande guerra ,conservate a PIEVE SANTO STEFANO). “AVANTI” diviene un intercalare nel lessico dei soldati,sicuramente è stato anche il grido di battaglia dei nostri miglionichesi e seguito dall’avverbio “sempre”. “AVANTI SEMPRE”, oggi 24 maggio 2015, preghiamo per i nostri caduti. Domenico Sarli. Roma, 24 Maggio 2015

MIGLIONICHESI CADUTI IN COMBATTIMENTO

BENEDETTO LEONARDO di NICOLANTONIO

Soldato 9° RGT Fanteria,nato il 15 Agosto 1889 a Miglionico,distretto militare di Potenza,disperso il 20 Agosto 1915 in combattimento.

BILOTTA LUCA di ANTONIO

Soldato 112°RGT Fanteria,nato il 26 Aprile 1896 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 28 Luglio 1917 a Gradisca per ferite riportate in combattimento.

CAGGIANI DOMENICANTONIO di EMANUELE
DECORATO DI MEDAGLIA D’ARGENTO  AL VALORE MILITARE

Aspirante ufficiale 9° RGT Bersaglieri,nato il 1 Novembre 1880 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 3 Novembre 1915 ad OSLAVIA per ferite riportate in combattimento.

CALVIELLO DOMENICO di VITO MICHELE

Soldato 243°RGT Fanteria,nato il 26 Gennaio 1898 a Miglionico,distretto militare di Potenza, morto il 17 Gennaio 1917 a  BOSCOMALO per ferite riportate in combattimento.

CENTONZE MICHELE di CARLANTONIO

Soldato 85° RGT Fanteria,nato il 25 Settembre 1896 a Miglionico,distretto militare di Potenza,disperso i 16 Agosto 1917 in combattimento.

CINNELLA GIOVANNI di FRANCESCO PAOLO

Soldato 37°RGT Fanteria,nato il 1 Agosto 1882 a Matera,distretto militare di Potenza,morto l’11 Luglio 1916 sul monte SELUGGIO per ferite riportate in combattimento.

CONSOLI FRANCESCO di INNOCENZO

Soldato 5°RGT Bersaglieri,nato il 23 Giugno 1891 a Miglionico,distretto militare Potenza,disperso il 5 Dicembre 1917 in VAL STENFLE per ferite riportate in combattimento.

ETTORRE EMANUELE di DOMENICO

Soldato 37°RGT Fanteria,nato il 14 Aprile 1895 a Miglionico,distretto militare di Potenza,disperso il 17 Giugno 1915 a PLAVA in combattimento.

FIORE GIUSEPPE di PASQUALE

Soldato 217° RGT Fanteria,nato il 2 Gennaio 1896 a Miglionico,distretto militare Potenza,morto il 15 Giugno 1918 a SANT’IULDERICO per ferite riportate in combattimento.

FIORE NICOLA di GIOVANNI

Soldato7°RGT Bersaglieri, nato il 2 luglio 1895 a Miglionico,distretto militare Potenza,morto il 10 Ottobre 1916 sul campo per ferite riportate in combattimento.

GRIECO DOMENICO di GIUSEPPE

Caporale 139° RGT Fanteria,nato il 21 Marzo 1888 a Miglionico,distretto militare Potenza,morto il 4 Novembre 1915 nella 28° sezione di Sanità per ferite riportate in combattimento.

D’ALEMA ANTONIO di NICOLA
DECORATO DI MEDAGLIA DI ARGENTO AL VALORE MILITARE

Sottotenente 72° Reparto d’assalto,nato il 5 febbraio 1899 a Bernalda,distretto militare di Potenza,morto il 27 ottobre 1918 sul Piave per ferite riportate in combattimento.

GRILLI FRANCESCO di ANGELO MICHELE

Sergente 43° RGT Fanteria, nato il 14 Dicembre 1893 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 25 Maggio 1917 sul Monte Santo per ferite riportate in combattimento.

GUIDA LUIGI di FRANCESCO

Soldato 11° Compagnia di Sussistenza,nato il 19 febbraio 1890 a Miglionico,distretto militare di Potenza,scomparso il 4 Dicembre 1915 in seguito ad affondamento nave.

GUIDOTTI INNOCENZO di PROSPERO

Caporale maggiore 76° RGT Fanteria,nato il 31 Agosto 1894 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 4 ottobre 1918 in Francia per ferite riportate in combattimento.

MARINARO PASQUALE di MICHELANGELO

Soldato 217° RGT Fanteria,nato il 18 Settembre 1896 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 29 Maggio 1916 su i Sogli di Campiglia per ferite riportate in combattimento.

MELE EMANUELE di NICOLA

Caporale maggiore 48° RGT Fanteria,nato il 10 Settembre 1891 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 18 Settembre 1916 nella 3a ambulanza chirurgica d’armata per ferite riportate in combattimento.

MUCCI LUCA di ANTONIO

Soldato 32°RGT Fanteria,nato il 16 Febbraio 1885 a Miglionico,distretto militare di  Potenza,morto il 30 Luglio 1916 nella 10a sezione sanità per ferite riportate in combattimento.

PANTONE GIUSEPPE di GIOVANBATTISTA

Soldato 138° RGT Fanteria,nato il 20 Febbraio 1893 a Miglionico,distretto militare di Potenza,disperso il 24 Maggio 1917 a CASTAGNEVIZZA in combattimento.

PAOLICELLI  EUSTACCHIO di EMANUELE

Soldato 30° RGT Fanteria ,nato il 16 Giugno 1884 a Matera,distretto militare di Potenza,morto il 14 Maggio 1917 sul DENTE del FAITI per ferite riportate in combattimento.

PASQUALE GRAZIANTONIO di GIOVANNI MARIA

Soldato 32° RGT Fanteria,nato il 20 Ottobre 1897 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 3 Settembre 1917 nella 6a ambulanza chirurgica d’armata per ferite riportate in combattimento.

PECORA ANTONIO  di FRANCESCO

Soldato 30° RGT Fanteria,nato il 12 Maggio 1896 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 9 Settembre 1916 a Reggio Emilia per ferite riportate in combattimento.

PECORARO GIOVANNI BATTISTA di FRANCESCO

Soldato 39° RGT Fanteria, nato il 15 Maggio 1896  a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 14 Agosto 1916  nell’ospedaletto da campo  n106 per ferite riportate in combattimento.

PICCINNI ANTONIO  VINCENZO di GIUSEPPE

Soldato 137° RGT Fanteria,nato il 21 Dicembre 1882 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 15 Agosto 1918 in prigionia per infortunio per fatto di guerra.

POPOLIZIO EMMANUELE di DOMENICO

Soldato 150° Reparto Mitraglieri FIAT,nato il 2 Febbraio 1893 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 21 Maggio 1917 nell’ospedaletto da campo n.129 per ferite riportate in combattimento.

POPOLIZIO TOMMASANTONIO di Giuseppe

Soldato 131° RGT Fanteria,nato il 10 Novembre 1881 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 27 Aprile 1916 sul Monte San Michele per ferite riportate in combattimento.

PORPORA FRANCESCO  di GIUSEPPE

Soldato esercito americano,nato l’11 Settembre 1892 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 5 Novembre 1918 in Francia per ferite riportate in combattimento.

RONDINONE CARLO di GIUSEPPE

Soldato 31°RGT Fanteria,nato l’11 Novembre 1896 a Miglionico,distretto militare di Potenza,disperso sul Monte COLOMBARA in combattimento.

TADDONIO DOMENICO di ANDREA

Soldato 203RGT Fanteria,nato il 6 Marzo 1897 a Miglionico,distretto militare di Potenza,disperso il 24 Luglio 1918 sul campo in combattimento.

TADDONIO TOMMASANTONIO di GIUSEPPE

Soldato 9°RGT Fanteria,nato il 21 Febbraio 1883 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 19 Dicembre 1915 sul Monte SEIBUSI per ferite riportate in combattimento.

TADDONIO VINCENZO di GIUSEPPE

Soldato 25°  Battaglione d’assalto,nato il 14 Settembre 1899 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 20 Giugno 1918 nella 6a ambulanza chirurgica d’armata per ferite riportate in Combattimento.

URICCHIO CARMENIO di FRANCESCO

Soldato esercito americano,nato il 15 Febbraio 1898 a Miglionico,distretto militare di Potenza, morto il 15 Luglio 1918 in Francia per ferite riportate in combattimento.

VENTRELLI FRANCESCO di MICHELE

Soldato 133° RGT Fanteria,nato il 5 Aprile 1896 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 29 Giugno 1916 sul campo per ferite riportate in combattimento.

VENTURA ITALO di MICHELANGELO

Aspirante Ufficiale 48° RGT Fanteria,nato il 9 Marzo 1891 a Miglionico,distretto militare di Potenza,morto il 22 Novembre 1915 a San  MICHELE SUL CARSO per ferite riportate in combattimento.

FONTE:MINISTERO DELLA DIFESA

 

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375