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Margherita Lopergolo

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MARGHERITA LOPERGOLO
3 Settembre 2014
Montescaglioso
La "Cena con l'autore' si è svolta con grande successo presso Il passaggio di Pirro
di Margherita Lopergolo

MIGLIONICO. La preannunciata 'Cena con l'autore' si è svolta con grande successo presso Il passaggio di Pirro, sabato 30 Agosto. La presentazione delle pubblicazioni degli autori, Ambrosecchia e Conti,è stata introdotta da un video realizzato da Ciccio Cinnella, con immagini degli autori e versi recitati dalla voce fuori campo di Vito Locantore. Dopo il buffet a bordo piscina, gli ospiti si sono preparati a gustare buon cibo e vino, insieme ai versi degli autori. Domenico Perrone ha commentato il romanzo dell'autore sardo, Marco Conti, Tempi sospesi, edizione Amico libro,fornendo un'analisi attenta e interiorizzata dell'opera. La cena con l'autore ha visto due scrittori a confronto,apparentemente diversi, ma, in realtà , accomunati da un unico bisogno,desiderio,quello di coltivare uno spazio dentro se stessi per non perdere l'equilibrio , superare gli ostacoli e scorgere i labirinti del futuro,come dice Marco Conti. Nel suo primo romanzo Marco Conti ci racconta il desiderio dell'uomo di rinascita spirituale, proprio come la fenice che rinasce dalle ceneri. Rinascita ma anche ricerca dell'immortalità attraverso L'elisir della vita di Giuseppe Ambrosecchia di Matera.Una raccolta di ottanta liriche che diventano uno strumento di introspezione,una via alla ricerca della propria identità,ma anche un contributo alla sua terra e un amalgama affascinante di emozioni,ricordi,gioe e dolori, e spiritualita'. Ospite d'eccezione è stato Carlo Abbatino, il quale ha curato la prefazione della raccolta poetica di Ambrosecchia. La presentatrice della serata, Margherita Lopergolo, ha voluto coinvolgere i commensali in un esercizio di scrittura, svolto da Marisa Giannotta, istruttrice 3^ dan di Meiso Shiatsue, ricercatrice nell'ambito delle discipline bionaturali presso la Libera università Oki do Mikkyo Yoga. Secondo il parere di Carlo Abbatino la cena con gli autori ha colpito nel segno: ha coinvolto il pubblico facendolo mettere in gioco attraverso il brain storming ed è riuscita ad appassionare alla lettura e alla scrittura. Il tutto condito da ottima musica, eseguita dagli Affinora Duo, con le voci di Annamaria Manzara e Catia Punella, e una madrina d'eccezione,Vittoria Motta, che ha fortemente creduto in questo evento. Margherita Lopergolo
Video della
manifestazione
di F.sco Cinnella
(vedi)
Le foto sono del sitoweb www.sassilive.it

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'Tempi sospesi'...e' la ricomposizione di un 'io' disgregato,deturpato nell'anima,sbeffeggiato dal destino,ingoiato dall'autostima.'Tempi sospesi' assume la fisiognomica di una rinascita:la bellezza rinvigorita di chi,dissetatosi di una nuova linfa vitale,si riappropria,avidamente,di un sorriso mortificato dalla spietatezza di un addio.'Tempi sospesi'...e' uno schiavo liberato da un tempo circoscritto,delimitato da catene indistricabili; quello che appesantisce i respiri,si abbuffa di attese e vomita paura...quella di perdere. A nessuno piace perdere. Ne tantomeno ad Edoardo. Edoardo ha perso Giulia,l'amore,quello con la 'A'maiuscola,quello che inonda i sensi,rende le emozioni alate,denuda. E talvolta graffia. E fa male. Giulia era andata via senza preavviso,aveva portato con se' tutto,compresa la gracile dignita' di un aitante,ma poco consapevole, assistente sociale,rimasto disarmato ed annichilito,dinanzi ad un 'non ti amo piu', partorito(forse prematuramente)da Giulia,dopo l'ennesimo litigio. Esser lasciati dilania. Esser lasciati impoverisce il proprio mondo interiore;rende le notti habitat naturale dei sensi di colpa,i risvegli..faticosi tentativi di metter i piedi giu' dal letto. Esser lasciati rende inetti:sai di esistere,ma non vivi. Non sai piu' vivere. E te ne accorgi perche' respiri e,di rado,ti nutri. Non hai fame,ma hai fretta. Di correre, ricominciare. Ma non sai da dove. Da te forse,ma lo ignori. Volutamente. Edo si concede una settimana di vacanza,incastonata in una cornice per nulla sfarzosa:una stanza,la numero 4,quella con la veranda,con vista sul lago,un pontile in legno,una locanda. Dietro il deciso tentativo di evadere dalla routine insostenibile della quotidianita' e ritrovare la giusta ispirazione per impiantare un nuovo libro,tratteggiare una nuova storia,si annida la preminente voglia di ritrovarsi,ripartire,dimostrare a se' stesso di aver esorcizzato la sindrome da abbandono. Di non sentirsi piu' un 'vinto'.Una storia finisce perche' deve. Individuare o additare un colpevole non e' che un becero tentativo di emulare Ponzio Pilato. Si fallisce in due. E lo capisci solo quando inizi ad elaborare. Elaborare il lutto, perche' di lutto si tratta:quando una persona sale in cielo non c'e' piu' per nessuno,quando ti lascia per un altro..non c'e' piu', ma solo per te!E questo,Edo,lo stava spugnando,a piccole dosi,dalla vita. Era lui a non volerci essere per nessuna. Non aveva piu' voglia di concedersi,di darsi;talvolta, di notte,al termine di serate spassose,affittava il suo corpo a qualche ragazza,ma questo lo rendeva un uomo peggiore. Ha fretta di correre Edo,ma in realta', e' immobile sui suoi passi:jeans vissuti,camicie a quadri,con maniche risvoltate,tute comode con molla ammorbata alle caviglie,maglie con ampio scollo a V,capelli che trovan un senso solo nel loro disordine,camel blue d'ordinanza,consolidano velleitarie sicurezze,agghindano un malessere,ma non placano un senso di vuoto. Ci prova Carla a far sobbalzare il suo stomaco,liberando in esso farfalle svolazzanti. Ma...esse di volare non hanno intenzione alcuna. L'ispirazione per scrivere non sembra voler illuminare la sua innata inclinazione per la scrittura,ma sporadiche piogge di benessere iniziano ad annaffiare il suo terreno arido. A renderlo quantomeno umido. Accogliente.'Tempi sospesi'...e' un colore:l'azzurro. Quello che riempie lo sguardo incontaminato ed etereo di Anna; e'la figlia del proprietario della locanda,ove Edo consuma la cena,accarezzato da un'atmosfera pacifica per i suoi sensi. Anna e' l'anima di 'Tempi sospesi':ha un passo lento e leggiadro. E' una corsa senza fretta. E' l'amore che guarisce un amore ferito. Anna colora lo sguardo fiero di Edo,quando lo stesso decide di aprire la porta ad un passato che bussa;bussa nuovamente,ma ha un volto sfiorito,come quelle foto che cadono sciaguratamente in una pozzanghera ed opacizzano i volti immortalati. Edo e' una seconda possibilita', quella che non si nega a nessuno,in primis a se' stessi. Edoardo sono io. Edoardo siamo tutti. Marco Conti Anna Maria Manzara Margherita Lopergolo  

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