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DOMENICO LASCARO
4 Dicembre 2014

Miglionico
Tutte le qualità del Presidente (della Repubblica)
di Domenico Lascaro

MIGLIONICO. Ormai è quasi ufficiale, Giorgio Napolitano fra poche settimane lascerà l’incarico di Presidente della Repubblica, così come aveva promesso prima di accettare la proroga del secondo mandato presidenziale. E già da alcuni giorni è iniziato il solito toto-candidati. Non è un esercizio rispettoso nei confronti del Presidente in carica, ma è inevitabile che i partiti cerchino in ogni modo di prepararsi per tempo. Prima però di entrare nel merito, vorrei rivolgere un pensiero di ringraziamento a Giorgio Napolitano per quello che ha fatto e per come ha saputo onorare la sua funzione.
Egli è stato davvero il Presidente ideale; ha racchiuso in sé tutte le qualità che il Presidente della Repubblica dovrebbe possedere: onestà, competenza, cultura, esperienza politica, autorevolezza e simpatia. Pur essendo stato uomo di parte, ha saputo sin dal primo giorno elevarsi sopra gli interessi particolari e divenire il Presidente di tutti gli italiani. Gli otto anni del suo mandato hanno coinciso con un periodo difficilissimo per il Paese: una crisi economica devastante; crisi governative a ripetizione; sistemi istituzionali da riformare.
Senza tema di smentite, si può senz’altro affermare che, grazie alla sua autorevolezza e alla sua capacità di tener fermo il timone delle Istituzioni, l’Italia è riuscita ad evitare il peggio. Ora però non se la sente più di continuare; ha dato tutto quello che poteva; è stanco, sia per l’età, sia per le delusioni che gli procurano i partiti. Spero solo che abbia il tempo di vedere approvate almeno parte delle riforme che ha sostenuto. Auguri, Presidente!
Come accennato, la “campagna acquisti” per i futuri sostituti è in pieno svolgimento. Prima però di fare nomi, occorre stabilire alcuni principi-base. Il Presidente dovrà essere scelto tra le persone più competenti sotto il profilo istituzionale; moralmente integro dal punto di vista intellettuale e professionale; che abbia il consenso di tutti, o ameno della maggior parte dei grandi elettori.Ma, come spesso accade, si fanno già i nomi dei possibili candidati.
Berlusconi per primo ha tradito le consegne, facendo il nome di Giuliano Amato. Seguono Stefano Rodotà, Romano Prodi, Dario Franceschini, Paolo Gentiloni e grossi calibri come Mario Draghi e Riccardo Muti. Persone degnissime, ma secondo me con poche possibilità di riuscita. Amato è stato tirato in ballo dall’ex cavaliere, forse per “bruciarlo” in anticipo; Rodotà è sostenuto solo dal M5S; Prodi ha qualche chance in più, ma con la “scarica” dei 101, rischia un nuovo flop. Fanceschini e Gentiloni, pur rassicurando i moderati, potrebbero trovare il niet degli antagonisti estremi.
Draghi avrebbe il consenso di quasi tutto lo schieramento parlamentare ma, secondo indiscrezioni di stampa, si è dichiarato egli stesso indisponibile per gli impegni europei da portare a termine. Il maestro Muti, chissà se accetterebbe: dà lustro all’Italia in tutt’altro modo. Un ottimo presidente sarebbe Silvio Berlusconi per le sue capacità di grande affabulatore, per il largo sorriso, l’eleganza del nuovo stile casual, la simpatia, il sex appeal e il grande bagaglio di barzellette che ostenta nel suo carnet. Ahimè! Nonostante le sue qualità, non credo che possa farcela.
Brunetta sarebbe felicissimo di competere col suo grande capo; ma dubito fortemente che ne sia all’altezza. Anch’io in questi giorni mi sto scervellando per individuare qualche nome che dia tutte le garanzie, ma non è impresa da poco. Per non arrecare offesa al Presidente in carica, mi limito ad elencare le qualità necessarie per tale carica. Oltre a quellegià possedute da Napolitano: onestà, competenza giuridica, esperienza amministrativa e di governo; umiltà, empatia, cultura e autorevolezza; ne aggiungo altre: giovinezza, facilità di parola e di scrittura; capacità di porsi sopra le parti; esperto di cinema; autore di ottimi libri, buon padre di famiglia, simpatia, serietà. Oddio! Non ho più scampo. Sono qualità che intravedo in un solo candidato: Walter Veltroni. Domenico Lascaro (d.lascaro@libero.it)

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