MATERA. Pietro aveva un’azienda che ha chiuso. Troppe tasse
Da imprenditore a operaio

MATERA - «Ero un imprenditore agricolo, ma lo Stato mi stava costringendo a rubare per poter vivere, e così ho chiuso la mia azienda e da sei anni lavoro in un’azienda agricola a Irsina». Pietro Pizzolla, di Miglionico racconta una delle centinaia di storie che ieri sono arrivate sui trattori a Matera per dire no all’ulteriore peso sulle spalle degli agricoltori.
«Lo Stato mi ha anche tolto la casa, oggi lavoro solo qualche mese durante l’anno per la semina o la raccolta. Il problema che si aggiunge all’Imu per le aziende, è anche il nostro. Dobbiamo capire dove andare a lavorare e come fare a mangiare». Pietro è sposato e la sua famiglia si mantiene solo con questo lavoro. «La mia era un’azienda di movimento terra agricolo, ma le tasse erano e sono ancora tante, troppe. Non potevo andare avanti. Il Governo ha reso le nostre vite difficili ma nel frattempo, pur riconoscendo la loro necessità, consente agli stranieri di avere ciò che a noi hanno tolto. Non sono razzista, ma credo si tratti di opportunità che devono essere date a tutti». Antonella Ciervo

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