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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

3 Gennaio 2014
MIGLIONICO
I tre maratoneti di Miglionico
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Fare sport per lo sport. E’ racchiuso in questo pensiero il significato più profondo dell’attività sportiva, che tre atleti miglionichesi, da alcuni anni, svolgono, a livello amatoriale, con passione ed assiduità. Il loro sport preferito è costituito da una specialità dell’atletica leggera: la corsa su strada, sulla distanza di 21 chilometri, la “Mezza Maratona”. Si tratta di Giovanni Guida ( 60 anni, di professione cuoco), di Michele Finamore (53 anni, di professione autista, dipendente della Sita) e di Michele Magistro (36 anni, di professione operatore meccanico). I tre fondisti, tesserati Fidal di Matera, nei mesi scorsi hanno partecipato a varie gare, anche a livello nazionale: ovvero, alle “maratonine” di Bari, Nardò, Roma e Milano, evidenziando buone prestazioni atletiche. La loro filosofia di gara è riconducibile alla celebra massima, “L’importante non è vincere ma partecipare”, del barone francese Pierre De Coubertin, fondatore dei moderni giochi olimpici. Cosa spinge questi tre atleti a praticare una disciplina sportiva così impegnativa sotto il profilo fisico? “E’ il fascino di uno sport – spiega Guida -  che si pratica con le gambe ma che si immagina con la testa e col cuore. Prendere parte ad una corsa è come partecipare ad un’avventura. In certi momenti, quando la fatica si fa sentire di più, capisci di essere solo con te stesso. Ed è questo stato d’animo che ti dona la forza di andare avanti; allora, comprendi che la gara che stai facendo è solo una sfida con te stesso, il cui valore sta solo nel partecipare: la vittoria è racchiusa nella tenacia di concludere la corsa. I tempi di percorrenza hanno un significato relativo”. Nei prossimi giorni, i tre atleti intensificheranno gli allenamenti in vista della partecipazione alla prossima gara, la maratonina denominata, “Giulietta e Romeo” in programma il 15 febbraio, a Verona. Vi prenderanno parte con lo spirito di sempre, con la gioia di attuare un esercizio fisico che permette di liberare l’organismo dai veleni fisici e psichici accumulati nei giorni di lavoro. “Quando sei in gara – conclude Guida – in certi frangenti della corsa, immagini di essere il protagonista dell’evento epico compiuto tantissimi anni fa ( 490 avanti Cristo) dall’eroe greco Filippide che, di corsa, si recò dalla città di Maratona a quella di Atene per annunciare la fine della guerra e la vittoria dei Persiani”. Giacomo Amati

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