Miglionico. Castello del Malconsiglio
Il confronto promosso dal GAL sulle iniziative economiche in provincia

Il cineturismo punto di svolta dello sviluppo del territorio

Paride Leporace (Trmtv)MIGLIONICO. “Un ruolo chiave per lo sviluppo del settore turistico regionale può essere svolto dal cineturismo”. Con questa riflessione introduttiva di Leonardo Braico, presidente del Gal Bradanica (Gruppo d’azione locale), sono cominciati i lavori della tavola rotonda sul tema del cineturismo, “Il paesaggio nel cinema: rapporto tra produzione audiovisiva, turismo ed economia”. Il convegno, promosso dal Gal Bradanica, s’è svolto nei giorni scorsi nell’auditorium del castello del “Malconsiglio”, sapientemente coordinato dalla giornalista di TRM, Margherita Sarli. Ha fatto gli onori di casa il sindaco Angelo Buono. Sul tema si sono confrontati Giuseppe Lalanga, responsabile del progetto “Btre” (Borsa del turismo rurale e dell’esperienza), Nicola Raucci, direttore del Gal Bradanica, Michelangelo Messina, presidente dell’osservatorio permanente sul cineturismo e Paride Leporace, direttore “Lucania film commission”. Al seminario hanno presenziato i registi Giuseppe Marco Albano, Pippo Mezzapesa, Edoardo De Angelis e Guido Lombardi. “Il fenomeno del cineturismo- ha osservato Messina – rappresenta una nicchia privilegiata del settore turistico ed è caratterizzato da un’utenza che ama visitare i luoghi utilizzati per le riprese di un film o di una serie tv”. Quindi, è stato sottolineato come i Sassi di Matera, in particolare, costituiscano un “set naturale”. In verità, “tutto il territorio della Basilicata – ha precisato Leporace – è un set senza confini”. A cominciare dagli anni Cinquanta, vi sono stati realizzati oltre quaranta film: da “La Lupa” (1953) del regista Alberto Lattuada a “Il Demonio” (1963) di Brunello Rondi a “I Basilischi” (1963) di Lina Wertmuller; dal capolavoro di Pier Paolo Pasolini, “Il Vangelo secondo Matteo” (1964) al film inchiesta, “Cristo si è fermato a Eboli” (1979) di Francesco Rosi, da il “Sole anche di notte” (1990) dei registi fratelli, Paolo e Vittorio Taviani a “La Passione di Cristo” (2004) del regista americano, Mel Gibson a “Basilicata Coust to Coust” (2010) di Rocco Papaleo. Il convegno ha detto che esiste una sinergia produttiva tra i comparti del cinema e del turismo: entrambi sono elementi importanti per il settore dell’economia: rappresentano uno strumento di crescita culturale e di sviluppo economico per il territorio. In particolare, il cineturismo offre l’opportunità al turista non solo di trovare quei set cinematografici per riprovare l’emozione filmica già vissuta al cinema, ma anche di scoprire le realtà locali:  dai prodotti tipici della gastronomia alle bellezze artistiche architettoniche. “Sono numerosi, ormai - ha sottolineato il presidente Braico -  i turisti che abbinano le loro vacanze alla ricerca dei set cinematografici”. Ne discende che il cineturismo è un fenomeno socio-culturale in costante crescita: può essere considerato la nuova frontiera del turismo? Giacomo Amati

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