MIGLIONICO
No all’utilizzo dei diserbanti all’interno del territorio comunale

MIGLIONICO. No all’utilizzo dei diserbanti all’interno del territorio comunale. Il divieto dell’uso dei prodotti chimici disseccanti delle erbe e dei piccoli arbusti è prefigurato da una mozione firmata dai tre consiglieri comunali di minoranza del M5S che fanno parte dell’assemblea cittadina, con maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Angelo Buono (Pd). In particolare, nella proposta, che è stata inviata all’attenzione del primo cittadino con la richiesta di inserirla all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, si impegna la giunta comunale “ad adottare gli opportuni strumenti amministrativi per vietare la pratica di diserbo chimico lungo le strade comunali urbane e poderali, sui terreni demaniali e su quelli privati ricadenti nel territorio comunale, con l’espressa previsione di sanzioni in caso di violazione dell’ordinanza”. I consiglieri “grillini” precisano che “da qualche anno è stata abbandonata la tradizionale tecnica dello sfalcio per la pulizia lungo le strade comunali, provinciali e statali e che in sostituzione di tale metodo, adesso, si procede all’utilizzo di diserbanti, il cui principio attivo è noto come il “Glyphosate” che è una sostanza che arreca danni irreparabili all’ambiente, alla fauna nonché alla salute umana”. Si sottolinea, inoltre, come il diserbante sia un vero e proprio veleno che irrorato ai bordi delle strade “va a mescolarsi con le acque che defluiscono dall’asfalto verso le cunette e, attraverso queste, può arrivare alle falde acquifere, ai torrenti e nei terreni agricoli”. Poi, nella mozione predisposta dai consiglieri “penta stellati” si precisa che “durante gli effetti del trattamento vi è un concreto pericolo anche per le persone che, molto spesso, si fermano ai bordi delle strade per raccogliere piante spontanee per uso alimentare (cicorie campestri, rape selvatiche, eccetera)”. Infine, nella mozione si invoca il rispetto del principio dello sviluppo sostenibile, al fine di “garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita delle generazioni future”. In altre parole, si tratta di salvaguardare le interrelazioni che intercorrono tra gli organismi e l’ambiente che li ospita. Giacomo Amati

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