Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

8.10.2016

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MIGLIONICO - Periodico culturale del Circolo 7 M
Momenti ludici a Miglionico e disanima economico-politico-sociale della Basilicata

MIGLIONICO. Alcuni momenti ludici vissuti all’interno della comunità miglionichese e la disamina dei problemi di fondo, sotto il profilo economico, sociale, culturale e politico che, alla fine degli anni Sessanta, caratterizzavano la vita sociale della nostra regione, sono i temi al centro di altri due bellissimi articoli che oggi, sabato 8 ottobre, sono stati pubblicati in esclusiva su “Miglionicoweb” del prof Antonio Labriola, nella rubrica “Come eravamo”, a cura di Mimmo Sarli. I due articoli, “Svaghi innocenti a Miglionico”, firmato da Domenico Marinaro, e “Sottosviluppo e nuova coscienza critica in Basilicata”, scritto da Giuseppe Andrisani, risalgono al 1969: furono pubblicati sul n.5 del mese di novembre del periodico culturale “7M”, diretto da Giuseppe Dalessandro, ex sindaco di Miglionico ed ex consigliere regionale. Nel primo articolo Mimì Marinaro descrive con ammirevole maestria e delicata ironia alcune sequenze del gioco a carte, quello della “Scopa”, in particolare. Poi, racconta delle “mitiche” partite a calcio che, soprattutto nelle calde ore notturne estive, si svolgevano in piazza, sul marciapiede (sì, proprio sul marciapiede), tra due squadre “agguerrite”: di solito, una era capitanata da Franco Casella (il professore); l’altra, invece, era guidata da Ninuccio Marinaro. Ai bordi della piazza, gli spettatori non paganti, spesso “in “delirio” per le prodezze dei vari giocatori, seguivano con incredibile passione tutte le fasi del gioco. Tra di essi, non mancava mai il compianto Pino Mercurio. Spesso, era assente l’arbitro. In tal caso, erano gli stessi giocatori a svolgerne il compito: erano arbitri di se stessi. Al seguito c’era anche l’immancabile “cronista”, lo scrivente. A partita conclusa, iniziavano le discussioni e le polemiche che si trascinavano anche fino alle due di notte. Non mancavano neppure le scommesse che vertevanoanche sugli argomenti più strani: una volta, Giovanni Finamore (l’ex vigile urbano) vinse quella riguardante gli spaghetti: in pochi minuti se ne divorò un chilo! Negli anni Sessanta e Settanta, più o meno, erano questi i divertimenti dei ragazzi di allora. Nel secondo articolo, invece, l’autore parla di temi politici, economici e culturali ed auspica l’avvento di un “Umanesimo integrale”, quale linea guida di una società più libera, democratica e giusta, in cui “l’uomo non sia contro l’uomo, ma con l’uomo e per l’uomo”. Sono due articoli “storici” che vale la pena rileggere: trasmettono emozioni e conoscenze. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375