Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

30.04.2017

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MIGLIONICO
Case malsane e insicure a Miglionico negli anni Sessanta

MIGLIONICO. Case malsane, insalubri ed insicure a Miglionico negli anni Sessanta. Costituivano un fattore di rischio per la salute. Una testimonianza oggettiva della situazione è “fotografata” dall’articolo “Indagine sulle case malsane a Miglionico”, a firma del prof. Domenico Palma, pubblicato sul periodico culturale “7M” del mese di aprile 1970. La sua “ristampa”, a cura di Mimmo Sarli, è fruibile da ieri (29 aprile 2017) in esclusiva su “Miglionicoweb”, la “biblioteca” della storia di Miglionico, del prof. Antonio Labriola. Si tratta di uno studio approfondito, che si fonda su dati oggettivi e, per dirla con Mimmo Sarli, “meritevole di essere sottoposto alla riflessione di tutti i miglionichesi e in particolare di quella degli alunni della locale scuola statale”. Cosa dice l’indagine? Ebbene, la ricerca fu svolta nei mesi di ottobre e novembre 1969 e prese in esame un campione, a caso, di 248 famiglie miglionichesi residenti tra i vari rioni del paese. All’epoca, la popolazione residente era costituita da tre mila abitanti. Mediamente, ciascuna famiglia disponeva di una casa composta da 2-3 vani, circa 40-50 metri quadri. Per la precisione, ben 110 nuclei familiari, composti per lo più da 5-6 persone, avevano a disposizione soltanto 2 vani. Erano case inadeguate. Tante erano le famiglie che disponevano di 1 solo vano. “Su 248 famiglie intervistate, solo 24 avevano a disposizione un bagno”. Moltissime erano le abitazioni che mancavano di acqua. “Tante le case (almeno 1/3) - si legge nell’articolo – dovrebbero essere demolite perchè insicure e senza le più elementari condizioni igieniche”. Vi coabitavano, in alcuni casi, anche 6-7 persone: in uno spazio di 30 metri quadri si svolgeva tutta la vita abitativa e sociale della famiglia. Ed una composta da ben 9 persone abitava in una casa che risultava essere priva di wc (water-servizio igienico). Erano abitazioni per lo più sovraffollate, prive di illuminazione adeguata, di riscaldamento, con tanti fattori di rischio che favorivano l’insorgere di malattie. Erano case antigieniche, prive di servizi igienici essenziali. Lo spazio abitativo era decisamente inadeguato per famiglie composte da sei sette persone. E tante erano le case senza quelle caratteristiche strutturali in grado di tutelare la salute fisica e mentale di chi ci abitava. Da allora sono trascorsi cinquant’anni. A distanza di mezzo secolo si può solo apprezzare quelle che sono le nostre attuali condizioni di vita in abitazioni dotate di tante comodità. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375