Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

31.05.2017

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MIGLIONICO
Sempre più uomini porta la barba. Solo una moda?

MIGLIONICO. “L’indice della barba. Sempre più uomini la portano, a tutte le età. Solo una moda? No, piuttosto la rivendicazione di un riflettore su di sé, in una società in cui il modello maschile appare sempre più sfumato”. Siamo di fronte all’ennesimo e passeggero fenomeno di moda? “Dai, diciamo così e la liquidiamo al volo – scrive Gian Luca Bauzano sul Corriere della Sera del 27 maggio 2017 – invece, no. Perché i fenomeni di moda, come qualcuno tenta sempre di incasellare i cambiamenti, in realtà sono specchio di mutazioni sociali e culturali più profonde. Philippe Daverio, storico d’arte e osservatore di costume, parla di una sorta di “affrancamento sociale del maschio di oggi”. Affrancamento da cosa? “Rivendicare un riflettore puntato su di sé, in una società in crisi, incerta, in cui il ruolo del maschio è sempre più sfumato, a favore di quello più preponderante delle donne”. In pratica, Daverio vede in questo cambiamento una sorta di “vendetta” maschile, perpetrata usando un simbolo esclusivamente e imprescindibilmente virile, la barba. “Pensiamo al leone, al re della foresta. Cosa lo distingue dalla sua compagna? Un simbolo di potere e virilità, la criniera, ovvero la barba leonina”. Se la barba lunga (spesso abbinata anche a capelli fluenti) faceva, in passato, contestazione, trasandato e allergico al sapone, oggi è l’esatto contrario: rende virili. Un sondaggio su 8.500 donne ha rivelato che sono molte quelle che preferiscono l’uomo con la barba: ha un aspetto seduttivo. La barba è un messaggio per esprimere la supremazia di un maschio sull’altro. Il fenomeno è diffuso anche tra i giovani avvocati, commercialisti e medici. Professionisti che da sempre facevano rima con volto levigato. “La barba oggi è come un accessorio: deve essere unico, inconfondibile e rinnovabile. Rispetto ai tatuaggi consente ripensamenti e cambiamenti meno drammatici”. Giacomo Amati

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