Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

6 Giugno 2017

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MIGLIONICO
Nunzia Dimarsico apprezzata in vari contesti culturali e letterari

MIGLIONICO. Il talento poetico di Nunzia Dimarsico continua a suscitare apprezzamenti ed ammirazione in vari contesti culturali e letterari sia del Materano che in ambito nazionale. Nei giorni scorsi, infatti, alla poetessa miglionichese (52 anni) sono stati assegnati due prestigiosi riconoscimenti: il diploma di merito per la raccolta di alcune sue poesie, denominata “Flebili lamenti” e la “Menzione speciale” per la poesia, “Giovane oblio”. Il primo le è stato attribuito nell’ambito del concorso nazionale di poesia, “Albero Andronico”, la cui cerimonia di premiazione s’è svolta a Roma, in Campidoglio, nella sala “Protomoteca”. Il secondo, invece, l’ha ricevuto dall’associazione culturale, “Matera Poesia 1995”, nell’ambito della quinta edizione del concorso artistico-letterario, “Una cartolina da Matera”. Quest’ultima manifestazione culturale s’è svolta a Matera, nella sala degli “Stemmi” della “Curia arcivescovile” materana. In particolare, al centro della lirica, “Giovane oblio”, unica strofa, 17 versi, ci sono le emozioni che scaturiscono dal ricordo di un amore. La poesia è una sorta di sintesi di due anime della poetessa: l’amore e il ricordo. Il cuore della poetessa è volto alla dimensione dell’amore immenso, affinchè diventi un “abbraccio vincente”. E’ una sfida alla malinconia. In pratica, in questi versi, la talentuosa poetessa miglionichese lancia un messaggio a chi si sente abbandonato e lo esorta a superare lo sconforto anche con l’aiuto di una “timida vela” che simboleggia un’àncora di salvezza, ovvero “qualcuno che ti trascina fuori dalle burrasche della stessa vita”, spiega la poetessa. La poesia è un canto di speranza: l’oblio rappresenta la dimenticanza. Ma Dimarsico esorta il lettore a non sentirsi solo, dimenticato e abbandonato. Meraviglioso! Giacomo Amati

Giovane oblio

Io ti conobbi
quando il canto era un giovane oblio
e quando il fiato era un nomade oscuro
e conserverò quel ricordo
tra le sciarade del tempo sfumato!
Io ti ritrovai
nella penombra di un vuoto
e nell’allegoria di una sera
e divenisti rada dove sostare
nelle furie di un vento sottile
o nelle saghe dei silenzi fallaci.
Ed oggi ci sei come una timida vela
in un cammino distinto
e lungo il tempo complesso,
e a te mi lego… come un’ombra affiatata
per divenire un abbraccio vincente
a sfidare la malinconia di una mobile danza!

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375