GIACOMO AMATI

10 LUGLIO 2018

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La "ricetta" di Luigi Sbarra per superare lo stato di crisi

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MIGLIONICO. Maggiori investimenti sul sociale e più risorse sulle infrastrutture. Ma anche politiche più incisive nel mondo del lavoro per creare condizioni migliori di sviluppo e di produzione di ricchezza economica. In estrema sintesi, sono state queste le proposte avanzate da Luigi Sbarra, segretario nazionale aggiunto della Cisl, al fine di superare la crisi economica che da dieci anni, ormai, caratterizza la vita dell’Italia e del Meridione, in modo particolare. Riflessioni che il sindacalista ha evidenziato a conclusione del consiglio generale che, presieduto da Nino Falotico, ex segretario generale della Cisl di Basilicata, s’è svolto ieri mattina nell’auditorium del Castello del Malconsiglio. Ai lavori, che sono stati introdotti da Enrico Gambardella, segretario regionale della Cisl, hanno partecipato, tra gli altri, Liliana Ocmin, coordinatrice nazionale donne del sindacato dei lavoratori, Enzo Zuardi, segretario regionale dei pensionati, il prof. Antonio Lerro, ricercatore dell’Università di Basilicata e Marinella Devivo, direttrice regionale dell’Inps. Toccante il momento iniziale del seminario, dedicato al ricordo di due protagonisti di primo piano della Cisl: Pierre Carniti e Alessio Ambruso, recentemente scomparsi. “Per Matera, per la Basilicata e per tutto il Mezzogiorno – ha detto Luigi Sbarra – il 2019 deve essere l’anno della svolta, in cui possa aprirsi un cantiere partecipato per l’occupazione, la coesione, la crescita. La Cisl invoca un “Patto per lo sviluppo” che metta al centro le problematiche del lavoro. Matera capitale europea della cultura 2019 rappresenta una preziosa opportunità per tutto il Mezzogiorno. Non possiamo permetterci il lusso di perdere questa occasione: bisogna aprire il territorio allo sviluppo, realizzare una rete infrastrutturale e di trasporti che valorizzi l’offerta plurima di una regione ricca di molteplici risorse”. Poi, il massimo dirigente Cisl ha fatto riferimento alle politiche dell’integrazione e ha invocato “priorità alla rivitalizzazione delle aree interne che non possono continuare a subire perdita demografica e desertificazione di capitale sociale”. Quindi, Sbarra ha evidenziato la necessità che il nuovo governo nazionale predisponga nuove e più incisive misure che vadano ad incentivare il lavoro, ma non quello “occasionale e di durata limitata nel tempo. Servono iniziative che producano “lavoro a tempo indeterminato”. Con l’attuazione “non di politiche uguali tra disuguali, ma differenziate e su misura di chi ha più bisogno. Bisogna dare di più a chi ha di meno”. E in Basilicata? “Qui occorre investire sulle tante eccellenze: dall’agroalimentare al turismo, dall’artigianato al tessile, alla manifattura. E va promossa innovazione ed occupazione in settori di grande resilienza come l’agricoltura, dotata di tante potenzialità ancora inespresse ed attraversata anche da fenomeni, sebbene in modo marginale, di sfruttamento e caporalato”. Da parte sua, Liliana Ocmin ha evidenziato la necessità di contrastare al massimo il fenomeno della violenza sulle donne, diffondendo la cultura del rispetto del prossimo: “Bisogna porre fine – ha osservato - agli aspetti di discriminazione delle donne nel mondo del lavoro, alla tratta degli esseri umani, allo sfruttamento delle badanti e al fenomeno della prostituzione di tante ragazze che vengono costrette dal bisogno a vendere il proprio corpo”. E il prof. Lerro dell’Unibas ha illustrato gli elementi essenziali del sistema economico e produttivo del territorio regionale. Infine, con voto unanime, Stefania Bonnitriano è stata nominata coordinatrice donne della Cisl Basilicata.

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