GIACOMO AMATI

7 FEBBRAIO 2019

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Il bambino fiocco di neve

 

MIGLIONICO. Il Bambino “Fiocco di neve”. Arriva in classe coperto di gelo. Accade nella Cina povera. I compagni di classe lo hanno chiamato in coro “Fiocco di neve” e hanno riso di lui quando è arrivato con i capelli pieni di ghiaccio e le sopracciglia bianche. “Quella di Wang Manfu, 10 anni, scolaro di una zona rurale dello Yunnan – scrive Guido Santevecchi sul Corriere della Sera del 12 gennaio 2018 - è una storia che fa riflettere sulla Cina a due velocità: superpotenza economica che corre alla conquista dei mercati mondiali e crea miliardi al ritmo di uno ogni tre giorni, ma ancora alle prese con sacche enormi di povertà. Il bambino è entrato in aula coperto di gelo perché per andare a scuola aveva dovuto camminare per quattro chilometri nella neve, con una temperatura di meno 9 gradi. Il maestro elementare di Wang Manfu ha pensato di fotografarlo e lanciare l’immagine sui social network, per mostrare la determinazione del bambino, che non aveva rinunciato alla consueta marcia solitaria di quattro chilometri da casa alla scuola nonostante la neve alta, per non perdere una giornata di scuola importante, dedicata a un compito in classe. Wang Manfu è uno dei milioni di bambini cinesi che vivono in villaggi sperduti: i più fortunati stanno con i loro nonni; altri vivono anche da soli, perché i loro genitori dono andati in lontane città a lavorare”. Sono bambini denominati “liushou” che significa “lasciati indietro”. Sono gli “orfani sociali dello straordinario sviluppo industriale della Cina. Per loro, la scuola è l’unico rifugio sicuro”. Manfu (il nome significa pieno di felicità) ha detto: “Mi piace molto la scuola, possiamo avere pane con il latte a pranzo e si imparano un sacco di cose belle”. I cinesi del web si sono commossi e hanno donato in poche ore centinaia di migliaia di renminbi alla scuola di Zhaotong nello Yunnan, che non ha nemmeno i soldi per il riscaldamento. Tutti i giornali della Cina hanno pubblicato la foto di Fiocco di neve, ma non hanno avuto il coraggio di mostrare un’altra immagine postata dal maestro: quella che fa vedere le mani del bambino mentre fa i compiti in classe. Sono rosse e gonfie come quelle di un vecchio, devastate dal freddo.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375