GIACOMO AMATI

25 MARZO 2019

Home

Index stampa locale e nazionale

Stampa pagina

Campagna di sensibilizzazione per contrastare la diffusione della fibrosi cistica

 
MIGLIONICO. Dolcetti di pasta frolla e cioccolato per sostenere il progetto volto a contrastare la diffusione della temibile malattia genetica della fibrosi cistica. La campagna di sensibilizzazione, a cura della delegazione “Fibrosi Cistica” di Montescaglioso, guidata dal presidente provinciale Rocco Didio, si pone il duplice obiettivo di far conoscere la malattia e di raccogliere fondi, al fine di poterla curare e di assistere le persone che ne sono affette. La lodevole iniziativa, al suo sesto anno, è stata promossa, nei giorni scorsi, tra gli insegnati e gli alunni delle seguenti scuole statali del Materano: Miglionico, Montescaglioso, Pomarico, Grottole, Grassano, Ferrandina, Salandra, Policoro, Colobraro e Valsinni. In occasione del giorno di San Giuseppe, festa del papà, gli alunni potranno acquistare e donare al proprio papà un “dolce pensiero”, un dolcetto di pastafrolla: il ricavato della vendita dell’iniziativa, “Auguri papà 2019”, sarà completamente devoluto alla Fondazione nazionale sulla ricerca della “Fibrosi Cistica”, al fine di sostenere la ricerca per curare questa terribile malattia che colpisce gli organi interni del corpo umano, come i polmoni, il pancreas, togliendo respiro e vita. In particolare, i fondi raccolti dalla vendita dei gustosi dolcetti, di oltre tre mila euro, saranno destinati a sostenere uno specifico progetto di ricerca: ovvero, il “Progetto GF a Core 6”, già avviato lo scorso mese di agosto grazie al contributo economico di mille e settecento euro donato dall’associazione “DO. Mo. VOS” di Montescaglioso. Resta da precisare che la fibrosi cistica si eredita quando entrambi i genitori ne sono portatori sani. Colpisce circa 1 neonato su tre mila. Ad oggi, non esiste una cura risolutiva; l’aspettativa di vita di un malato non supera i 40 anni. La malattia richiede cure onerose: non danneggia le capacità intellettive e non si manifesta nell’aspetto fisico, né alla nascita né in seguito, nel corso della vita. Per questa ragione viene definita “malattia invisibile”. In Italia ci sono sei mila pazienti, tra adolescenti e adulti. Negli ultimi anni, la terapia della malattia ha avuto un notevole sviluppo. N. B. Questo articolo sostituisce il precedente.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375