Home Page

 

Index Stampa locale e nazionale

Stampa pagina

Si riconoscono. Il 7°da sinistra M.Capodagli, 14°T.Labriola e F.Casella,tra i due Tumasin Centonze con gli occhiali,22°M. Daddiego,ancora più in là Padre Alfonso,in ultimo,Franco Loponte (detto anche l’acquaiuolo) portiere dell’A.S. GrottoleMIGLIONICO - Nel cinquantenario della XVII Olimpiade di Roma 1960, la cui fiamma olimpica passò per Miglionico, è un nostalgico Mimì Daddiego a farci da Cicerone nel ripercorrere le fasi che portarono questo centro collinare tra le valli del Bradano e del Basento a farsi conoscere ed apprezzare fornendo alla formazione di tedofori una nutrita rappresentanza.
«Per onorare Milone, fondatore del paese, la fiaccola olimpica nel 1960, attraversò il paese. I preparativi iniziarono addirittura l'anno prima. Allenamenti quotidiani con il rituale di 1000 metri in salita erano il nostro pane quotidiano. Nei giorni antecedenti l'evento, il Coni di Matera ci fornì di tuta, pantaloncini, scarpe bianche da ginnastica e maglietta con il fregio olimpico. E chi aveva mai visto tanto ben di Dio? “Com paremm bell!” che tradotto significa: “Com'eravamo belli!” Il giorno precedente ci portarono con un camion militare a Metaponto. Eravamo tutti di Matera e provincia. Sul lungomare per ospitare la Fiamma Olimpica fu eretto un braciere a memoria anche per i posteri ma che oggi non c'è più. Chissà dove è finito». Con una buona memoria e dovizia di particolari è sempre Daddiego a precisare: «Ad accendere con la fiamma olimpica il braciere fu chiamato il professor Lombardi, dirigente del Coni di Matera. Il giorno successivo, dopo una sfilata per Matera, fummo trasferiti con camion militari ognuno al posto assegnato per la staffetta con la fiaccola. Il mio “posto” magico fu la curva di Stancarone a pochi chilometri dal centro abitato. A seguire il percorso con la fiaccola quel 21 agosto, per il chilometro successivo ci pensò Mimì Capodagli che la cedette poi a Franco Casella che la portò fino a Piazza Castello, gremita di cittadini ed autorità con la presenza dell'allora sindaco Pace e del parroco don Donato Gallucci. Il fuoco olimpico portato da Franco Casella accese poi la fiaccola di Tonino Labriola il quale attraversò il paese e, tornato sulla via Appia, la consegnò a Franco Lasalvia che a sua volta la fece proseguire per Grottole in direzione di Roma sulla famosa via Appia. Esperienza indimenticabile rinverdita dalla premiazione di noi tedofori del materano svoltasi a Matera a fine anno 2010 proprio per festeggiare i 50 anni dall'evento. Una anno storico il 1960 e di cui conservo gelosamente il ricordo. Bandiera, fiaccola, custodia e persino lo stoppino di accensione che gli addetti buttarono nella cunetta e il cartellone che indicava il posto di inizio staffetta sono cimeli cui tengo particolarmente». Antonio Centonze

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375