8

Vittime della natura che amano

 

MIGLIONICO. I Castoro messi in ginocchio dal nubifragio. Una famiglia, quella di Vito Castoro, 37 anni, originario di Altamura e che aveva deciso di vivere in un luogo aperto e di ispirazione libertaria con pratiche di scelte sostenibili per Ambiente, Agricoltura, Alimentazione e Accoglienza, ha avuto la sfortuna di dover subire danni ingenti a seguito del nubifragio con tempesta di grandine abbattutosi sulla contrada il 26 agosto. Vito con Chiara Ianni ha acquistato nel 2016 un fondo agricolo di 4 ettari e una casa di 50 mq contraendo un mutuo di banca etica. Il loro obiettivo era quello di vivere in campagna lavorando la terra in modo tradizionale e con rispetto per la natura. Insieme ai figli Samuel di 15 anni, Simone di 8 e la piccola Luna di appena 1 anno e mezzo, si sono stabiliti in questo fazzoletto di terra. “Ci sono stati e ci aspettano anni di duro lavoro per riportare questo pezzo di terra all'originaria bellezza naturale, ripristinando un ruscello negli anni modificato da cementificazione e sbancamenti  – precisa Vito che aggiunge: “Nostro obiettivo è quello di coltivare varietà antiche di alberi da frutta, uliveto prevalentemente e ortaggi vari per l'autosostentamento, cercando di curare soprattutto il bacino idrogeologico con piantumazioni per impedire ulteriori frane e smottamenti, secondo i dettami della permacultura che è la pratica di vita e lavoro rurale in armonia con la natura e non contro di essa. Questo perché abbiamo notato che lavorando con il frangizolle è molto più facile arrecare danni alle strade comunali e allo stesso terreno. Ad un anno dall'acquisto, abbiamo creato l'azienda agricola Leggera e insieme ad altri piccoli agricoltori delle Conche, dato vita ad un’associazione per favorire forme sostenibili di produzione come il biologico e il biodinamico”. “A seguito del nubifragio, una vera e propria bomba d'acqua e grandine, abbiamo subìto gravissimi danni sia al terreno che alla casa – esordisce con amarezza Chiara Ianni che con Vito condivide le attività ed il pensiero. L'orto è distrutto; i numerosi alberi di fichi che ci accingevamo a raccogliere e seccare per la vendita, sono stati spappolati dalla grandine; le olive, delle quali doveva essere il primo anno di raccolta, sono finite tutte a terra; l’unica strada di accesso alla nostra casa è stata spazzata via da una voragine che non permette più il passaggio di alcun mezzo”. Una situazione davvero tragica che necessita di aiuto. Dall’appello lanciato sui social stanno giungendo attestazioni di solidarietà e proposte di aiuto fisico. “Il lavoro da fare per un ritorno alla normalità è tanto e molto dispendioso – continua Vito, dobbiamo valutare la possibilità di costruire una nuova strada d'accesso per scongiurare nuovi pericoli e al momento non abbiamo un auto per piccoli spostamenti e /o carichi di materiale. Servirebbe anche un trattore con retro-escavatore in prestito, in regalo o a basso prezzo, qualche asino o cavallo per agevolarci negli spostamenti e nei piccoli trasporti; una yurta o piccola struttura per l'accoglienza dei volontari che vorrebbero darci una mano per consentirci di proseguire la nostra avventura perseguendo sempre il sogno di renderla un'esperienza collettiva a tutti gli effetti!” Per chi volesse dare un aiuto, un sostegno alla famiglia Castoro, può contattarla al 3297992401 e/o IBAN: IT61K3608105138279875979882 intestato a Chiara Ianni.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375