GIACOMO AMATI

1° Agosto 2017

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Generazione 1980, miraggio pensione
 

MIGLIONICO. “Generazione 1980, miraggio pensione”. Il rischio di uscita oltre i 73 anni di età per chi oggi ne ha meno di 37 e avrà avuto occupazioni precarie e basse retribuzioni. “C’è una generazione – scrive Enrico Marro sul Corriere della Sera del 24 luglio 2017 – quella di chi è nato dal 1980 in poi, che è investita in pieno da tutte le riforme selle pensioni. In particolare, la riforma Fornero del 2011 ha aperto una prospettiva carica di preoccupazioni”. Il governo si è reso conto di una cosa essenziale: i lavoratori che stanno integralmente nel sistema contributivo possono percorrere tre strade per la pensione. La prima, quella di vecchiaia, richiede due requisiti essenziali: almeno 20 anni di contributi e 69 anni d’età più 5 mesi, considerando gli adeguamenti automatici alla speranza di vita. Seconda via: riguarda coloro che non riescono a raggiungere il minimo: potranno andare in pensione posticipata solo a 73 anni e 5 mesi. La terza possibilità è rappresentata dalla pensione anticipata a 66 anni e 5 mesi se si hanno almeno 20 anni di contributi e l’importo maturato non è inferiore a 1.050 euro. E’ facile vedere come questo sistema, paradossalmente, premi coloro che fanno i lavori migliori (stabili e ben pagati). Giacomo Amati

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