CLASSE PRIMA SEZ. I

SCUOLA MEDIA STATALE "N. FESTA" - SUCCURSALE PIAZZA S. AGNESE - 75100 MATERA - TEL. 0835 310041

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PERICLE

Pericle (Atene 495 ca. - 429 a.C.), uomo di stato ateniese, tra le figure più eminenti di Pericle, completò la riforma democraticatutta la Grecia antica. Figlio di Santippo – politico della generazione precedente – e imparentato per parte materna con la nobile famiglia degli Alcmeonidi, si affacciò alla vita politica ateniese come accusatore di Cimone (461 a.C.) e subito dopo partecipò, insieme con Efialte, a un’iniziativa politica mirante a sminuire i poteri del tribunale aristocratico dell’areopago. Divenne dunque il leader della fazione politica di orientamento democratico, e – di fatto – l’uomo più influente di Atene per circa un trentennio, soprattutto dopo che – nel 443 a.C. – ottenne l’ostracismo per Tucidide figlio di Melesia, il capo del partito aristocratico.

POLITICA INTERNA - Per quanto concerne la politica interna, Pericle governò Atene sfruttando la sua grande popolarità, ricoprendo numerose volte la carica di stratega (dal 443 al 430 lo fu addirittura ininterrottamente) e formulando in prima persona proposte di legge nella bulé e nell’ecclesía, divenute ormai, proprio per opera dello stesso Pericle, gli organi-chiave della democrazia ateniese; l’introduzione del gettone di presenza per i cittadini che partecipassero alle loro sedute – come pure a quelle dei tribunali popolari – fu infatti un modo per aprire queste istituzioni anche agli esponenti delle classi più basse, delle quali Pericle tanto si proclamò difensore quanto fu anche abile manipolatore. Promosse le arti e le lettere e fu personalmente amico del filosofo Anassagora, dello storico Erodoto, del tragediografo Sofocle, dello scultore Fidia; dell’impegno profuso nelle opere pubbliche la testimonianza più alta è l’erezione del Partenone, sull’acropoli della città.

POLITICA ESTERA - In politica estera egli rafforzò il peso di Atene nell’ambito della lega delio-attica, chePianta di Atene – come ricorda lo storico Tucidide – da alleanza di greci in funzione antipersiana divenne un vero e proprio “impero” ateniese: gli alleati vennero infatti pesantemente vessati da un punto di vista fiscale (anche per finanziare le imponenti opere pubbliche di Atene) e in tutte le poleis vennero imposti regimi democratici simili a quello ateniese. Inoltre con la pace di Callia, del 449 a.C., Pericle sancì una temporanea tregua con la Persia, cui fece seguire – tre anni dopo – un trattato di non belligeranza con Sparta, polis che tradizionalmente contendeva ad Atene il primato sulla grecità. Cercò di colmare il divario che si era creato tra Atene e altre città stato nella colonizzazione, promuovendo la deduzione di cleruchie, colonie militari ateniesi site in punti strategicamente rilevanti, e – soprattutto – fondando l’importantissima colonia di Turi, in Magna Grecia (443 a.C.). La politica imperialista e espansionistica di Pericle fu una delle cause della guerra del Peloponneso (431 a.C.), tra Atene e Sparta. Pericle, però, vi partecipò solo in modo marginale; intorno al 430 a.C. subì infatti un infamante processo per peculato, e poco dopo – nel 429 a.C. – morì di peste, malattia che aveva colpito violentemente l’Attica decimandone la popolazione.

A prescindere dal giudizio storico-politico sulla sua persona (alcuni lo considerarono sincero democratico, altri un ambizioso demagogo), tanto rilievo ebbe in ogni tempo la sua figura che l’età aurea della Grecia classica è da sempre denominata “l’età di Pericle”.

Fonte della ricerca: Enciclopedia multimediale Encarca

Testo multimediale eseguito dalla prima sez. I nell'attività laboratoriale di alfabetizzazione informatica - A.S. 2002-03 - Prof. Antonio Labriola

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